Corriere dello Sport

I ragazzi irresistib­ili di 39 anni

- Di Andrea Barocci

No, Carlos Delfino non assomiglia affatto a Walter Matthau, né tantomeno David Logan a George Burns. Non fanno ridere come i due attori nel celebre film del 1975 “I ragazzi irresistib­ili”, ed hanno la metà degli anni dei personaggi della commedia scritta da Neil Simon. Ma con i loro 39 anni sono pur sempre dei “vecchietti” del parquet. Alla loro età la maggior parte degli atleti profession­isti si è ritirata da tempo. Loro invece continuano. Attenzione, non soltanto a giocare: continuano a strabiliar­e, a segnare, e a vincere.

Sabato, contro Tortona, Delfino ha realizzato 19 punti (16 nei primi 20’!), catturato 7 assist e servito 6 assist, regalando a Pesaro un successo che potrebbe anche valere i playoff, oltre che la salvezza.

Ieri Logan, idolo di Sassari, ha fatto impazzire la corazzata Milano con 25 punti in 35’ in campo, confermand­o per l’ennesima volta che il soprannome “Il professore” era l’unico che potesse ricevere.

In comune, oltre all’età, hanno un talento non comune che permette loro di andare oltre il peso dell’età. Per il resto, non potrebbero esistere due caratteri più differenti. L’argentino ha il fuoco dentro: lotta, urla, fa numeri da circo, carica i compagni. L’americano di Chicago sembra fatto di ghiaccio secco: freddo, sempre in controllo, non lascia trasparire alcuna emozione. Dicono che non sia un vero e proprio leader in quanto uomo alquanto taciturno anche negli spogliatoi. Sarà, ma se tutti i giocatori 39enni di poche parole fossero come lui, la serie A assomiglie­rebbe ad un campionato Master.

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