Corriere dello Sport

Tonali, il passo è lento Poco Kessie: fischiato

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di Pietro Guadagno MILAN Pioli (all.) 5,5

Alla 100esima panchina di serie A con il Milan, si fa fermare ancora una volta da una piccola. È vero che continua a non prendere gol, ma anche a segnare con il contagocce. E il pari vale quasi come una sconfitta.

Maignan

6,5 Deve tenere alta l’attenzione e sulla fucilata di Barrow è pronto ad alzare il pallone sopra la traversa: una sola parata, ma decisiva.

Calabria

6 Il movimento di Barrow lo costringe spesso ad accentrars­i e così sulla sua fascia si aprono varchi imprevisti. Leao gli offre la chance giusta, ma il suo diagonale finisce a lato.

Florenzi (30’ st)

6 Gambe fresche per gli ultimi assalti, ma nemmeno lui trova la chiave per far saltare il muro rossoblù.

Kalulu

5,5 Arnautovic è una montagna da “circumnavi­gare” e a lui manca forse un pizzico di mestiere per trovare soluzioni alternativ­e. Una mini-stecca, gli tanto, può capitare.

Tomori

6 Sul centravant­i austriaco, se la cava meglio del suo collega, ma, senza la giusta copertura dei centrocamp­isti sui tagli degli avversari, anche lui va in affanno dentro l’area.

T. Hernandez

Le sue accelerazi­oni sono devastanti e obbligano il Bologna a rinculare. Si vedono solo nel primo tempo, però. E comunque finisce per provare la soluzione personale. Non gli va meglio coi cross nella ripresa.

Tonali 6

6 Tanta quantità, poca qualità, ad accezione di un paio di traversoni. Stavolta il passo è lento e non riesce nemmeno a far girare velocement­e il pallone. Poco preciso anche in fase di non possesso.

Bennacer

6,5 È vero che talvolta Svanberg lo lascia indietro, ma in fase di possesso da ordine e un senso logico al gioco. Sempre in movimento, si offre ai compagni per ricevere il pallone. Esce solo perché non ne ha più.

Kessie (26’ st) 5,5

Fischi sonori all’annuncio del suo nome e anche al momento di entrare in campo. E per quello che fa vedere finisce per meritarsel­i.

Messias

4,5 Non si capisce bene cosa debba e voglia fare. Non fa gioco, le (poche)

6,5 IL MIGLIORE Bennacer

conclusion­i in porta sono da dimenticar­e. E non si preoccupa nemmeno dello spazio che si prende Dijks.

Rebic (1’ st)

5,5 Pericoloso alla fine. Prima il solito eccessivo nervosismo.

Brahim Diaz

5 Prova a farsi vedere cercando spazio tra le linee. Ma sulla trequarti c’è un gran traffico e lui finisce sempre “imbottigli­ato”.

Leao

5,5 Il Leao di un mese fa è solo un ricordo. Stavolta va in campo la 4,5

IL PEGGIORE Messias

versione svagata e svogliata. Comincia la ripresa a destra, poi i ripetuti cambi di fascia con Rebic, senza mai un vero lampo.

Giroud 6

Un paio di volta riesce a saltare in testa a Medel e in una circostanz­a costringe al volo Skorupski. Un po’ poco, però, consideran­do la differenza di stazza.

Ibrahimovi­c (26’ st) 5,5

Un pizzico di autonomia in più. Ma non lascia tracce di sé, ad eccezione di uno scontro con Medel e una capocciata da dimenticar­e.

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cere». «Credo che la squadra abbia fatto bene ma non siamo stati precisi», ha confessato la punta francese Olivier Giroud a fine partita. «Abbiamo fatto del nostro meglio, ma ci è mancata lucidità negli ultimi metri e anche un po’ di qualità. Abbiamo dominato la gara. Alcune partite sono come stasera, ma ora dobbiamo pensare alla prossima partita». L’ex Chelsea ha commentato anche gli episodi in area: «Non lo so se è rigore, ma è così: a volte hai l’opportunit­à di avere un po’ di fortuna, stasera non abbiamo avuto né fortuna né precisione. Anche il contatto con Ibra sembrava rigore ma non voglio biasimare l’arbitro, siamo frustrati. Guardiamo al futuro, continuiam­o a lavorare».

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