Ora Zaniolo si scalda per la Salernitana
La squalifica di Pellegrini gli dà una chance in campionato Nicolò non si è allenato neppure ieri: difficile che giochi giovedì a Bodø. Tornerà titolare domenica
Zaniolo sì, ma contro la Salernitana. Mourinho sembra intenzionato a confermare in coppa buona parte della formazione (se non tutta) che ha battuto la Lazio e la Sampdoria. Del resto il modulo aggiustato, con la virata sul 3-4-1-2, ha prodotto finora tre vittorie su tre (Spezia, derby e Genova) senza concedere neppure un gol agli avversari. Inoltre Zaniolo è ancora fermo, per l’infortunio muscolare che ha denunciato di ritorno dalla trasferta con la Nazionale. Ricordando i timori dell’allenatore, che a ottobre lo escluse dalla serata di Bodø perché spaventato dal gelo norvegese e dal campo sintetico, è difficile che decida di rilanciarlo proprio in Conference League, quando per fargli spazio dovrebbe escludere due dei titolari attualmente indiscutibili: Pellegrini o Mkhitaryan.
GESTIONE. Diverso è il discorso per la prossima partita di campionato: Pellegrini sarà squalificato per l’ammonizione cercata e trovata negli ultimi secondi di Sampdoria-Roma. Ripulendo la fedina sportiva, si è fatto il turnover da solo. Diventa quindi quasi automatica la sostituzione con Zaniolo, che finalmente avrebbe la possibilità di giocare in una posizione che sente adatta alle proprie caratteristiche, cioè trequartista dietro alla punta centrale. Se starà meglio, se riuscirà ad allenarsi senza fastidio, potrebbe andare in panchina a Bodø, per poi magari dare un contributo nel secondo tempo. Ma oggi non esiste questa certezza, anzi.
DIALOGO. Da qui ad affermare che Zaniolo rappresenti un caso irrisolvibile però ce ne corre. Mourinho stesso ha invitato i media, e di conseguenza i tifosi, a non subire l’«ossessione». Parliamo sempre di un patrimonio importante della Roma, che ha tutto l’interesse a recuperarlo al massimo per le ultime partite della stagione. Del resto proprio Mourinho, a parole e nei fatti, gli ha dimostrato stima e fiducia. Di lui avrà ancora bisogno, a prescindere dal numero di minuti che gli concederà nel breve periodo. Un talento di questo livello, se ritroverà una buona condizione psicofisica, è un plusvalore ineliminabile per una squadra ambiziosa.
Del futuro poi si parlerà a tempo debito. Il rinnovo del contratto non è una priorità per la Roma, che deve prima ragionare sulle necessità di bilancio. E’ evidente - lo ha detto ufficialmente Tiago Pinto - che nessuno possa garantirne la conferma, perché davanti a un’offerta da 50 milioni la famiglia Friedkin si accomoderebbe al tavolo della trattativa. Ma in questo periodo storico, dopo una stagione che per Zaniolo valeva un crash test dopo il doppio infortunio al ginocchio, è difficile che un club si avvicini a certe cifre. E allora, meglio andarci piano. Prima di ragionare sulle prospettive, occorre concentrarsi sull’attualità. Lo sa la Roma, lo sa il giocatore. Se il rapporto con Mourinho non è ai massimi storici, ora significa poco. Conta molto di più la risposta del campo, che Zaniolo potrà garantire solo nel momento in cui si sentirà di nuovo al top.
UNITÀ DI CRISI.
Sulla convocazione in coppa Mourinho deciderà in base ai prossimi allenamenti