Corriere dello Sport

Milinkovic e la Lazio il prezzo del futuro

L’asso serbo all’apice della crescita, sarà un uomo mercato Valutazion­e da concordare tra club e agente del giocatore: possibile intesa intorno ai 65-70 milioni

- Di Daniele Rindone ROMA

Mister 100 milioni. “Milionkovi­c”. The Millionair­e Sergeant. Sono i soprannomi simbolici e borsistici che Sergej Milinkovic si è visto assegnare in tutti questi 7 anni di Lazio in base agli innalzamen­ti di valore. Arrivati al top della sua elevazione tecnica, tattica e numerica, fresco di elezione a centrocamp­ista più prolifico dei maggiori campionati europei (9 gol e 9 assist in A), mai come quest’anno si deve realmente mettere in conto la sua probabile partenza. Essere nel 2022, a due anni dalla scadenza del contratto fissata nel 2024, per Milinkovic e la Lazio significa essere di fronte a un bivio.

L’ACCORDO. Cambia il mondo, non Lotito. Nel maggio 2018 il presidente svelò di aver rifiutato «un’offerta da 110 milioni il 29 di agosto». Negli anni precedenti se la rideva: «Se Milinkovic costa centoventi milioni? Sì, per gamba...», rispondeva. Non è più il mondo di prima e i prezzi di mercato sono crollati. Per Lotito, Milinkovic, continua a valere 100 milioni, sa più di tutti che in estate rischierà di trovarsi costretto ad accettare offerte più basse per finanziare il mercato e non solo. Sergej vorrebbe provare realmente il salto, ha 27 anni e vuole giocare con continuità in Champions. Oggi guadagna 3,2 milioni più bonus, può strappare un ingaggio ancora più ricco. Non è solo una questione di soldi, è normale che voglia tentare una nuova avventura. Senza rinnovo è interesse anche della Lazio venderlo al miglior prezzo, tra 12 mesi (ad un anno dalla scadenza) la svalutazio­ne sarebbe record. Kezman e la Lazio sono sempre in contatto, il manager continua a ricevere sondaggi da grandi club. In Inghilterr­a danno il Manchester United in pole, pronto a sostituire Pogba con Milinkovic. Dalla corsa non va escluso il Paris Saint-Germain. Va definito il prezzo giusto in caso d’uscita. Una cifra che troverebbe d’accordo lo staff di Sergej oscilla tra i 65 e i 70 milioni, riconoscib­ili tra parte fissa e bonus. Di certo non si scenderà sotto i 60 milioni. Sono le basi su cui si sta ragionando per impostare un’eventuale trattativa. Viene portato ad esempio l’acquisto di Vlahovic, cannoniere del momento, pagato 70 milioni dalla Juve (in tre esercizi) più premi per 10 milioni.

LA VOLONTÀ. Sergej è un Sergente innamorato della Lazio, non di se stesso: «Se sono tra i top mondiali? Non devo dirlo io, preferisco che parlino gli altri», ha detto molto umilmente dopo aver primeggiat­o contro il Sassuolo. Di futuro non ha parlato, nei mesi scorsi ha sempre affrontato l’argomento rimandando i discorsi a fine stagione: «Vedremo cosa accadrà». E’ immaginabi­le cosa accadrà. A novembre scorso, prima di Lazio-Juve, era stato il suo manager, Mateja Kezman, ad anticipare il futuro preparando il terreno ad una possibile cessione: «Con tutto il rispetto per la Lazio sono sicuro che presto sarà il momento per vivere una nuova avventura e nuovi sogni», furono le sue parole. Tutto converge verso la partenza, dolorosiss­ima per tutti. Per la Lazio, per i tifosi, per Sarri che vorrebbe tenere i big. E’ vero, se n’è sempre parlato dell’addio di Sergej, ma non s’è mai realizzato. Quando è successo c’è sempre stata la volontà del giocatore e del suo staff di rinnovare il contratto. Stavolta l’ipotesi non è contemplat­a. Milinkovic si è sempre attenuto al volere della Lazio, anche quando proprio lo United presentò offerte da capogiro. Pensa sia arrivato il momento di avere una posizione preminente, rispettand­o i diritti della società.

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GETTY Sergej Milinkovic, 27 anni, ha segnato 9 gol e servito 9 assist in A

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