Corriere dello Sport

In bicicletta attraversa l’Europa per dire no alla guerra

- Di Mattia

Il suo nickname sui social è @ Monokov, è nato nel 2003, ha origini russe e il 6 marzo ha deciso di partire con la sua bici per un viaggio attraverso l’Europa con un cartello dove si legge la scritta “Russians are not Putin”. Da San Ginesio, in provincia di Macerata a Kaliningra­d, una città russa che si trova tra Polonia e Lituania per fare capire a tutta Europa che lui è contro la guerra. L’idea di questo viaggio è nata quando la guerra non era ancora scoppiata. Aveva lavorato per tanto tempo come carrozzier­e per permetters­i di fare un viaggio “turistico” che poi è diventato politico. Gli obiettivi del suo viaggio sono due: il primo è raggiunger­e i confini della Russia e il secondo è quello di portare in tutti i Paesi attraversa­ti la sua protesta contro il governo di Putin «Voglio ricordare all’Europa che non tutti i russi sono con Putin, a partire da me. Ho paura che inizi a muoversi un sentimento di razzismo verso il nostro popolo». Le reazioni della gente sono diverse: alcuni hanno iniziato a mandargli donazioni, altri gli hanno urlato “Forza Putin”, altri ancora invece lo hanno insultato ma a me la sua idea piace un sacco! In giro per il mondo sta prendendo sempre più piede lo stereotipo secondo cui tutti i russi sono dalla parte della guerra, ma invece non è così. Fermarsi alle apparenze senza andare in profondità non va mai bene e Monokov lo sta dimostrand­o a tutti. Intanto il viaggio continua, centinaia di chilometri percorsi, per tutto questo tempo ha seguito le lezioni in dad. Ha già attraversa­to l’Italia, la Slovenia, la Croazia, l’Ungheria ed ora è arrivato in Slovacchia. Come andrà a finire questo viaggio? Arriverà ai confini della Russia? Ci piacerebbe intervista­rlo! Voi state connessi. Forza Monokov, noi siamo con te!

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