Scacchi, tornei aperti agli ucraini
Da quando è iniziata la guerra in Ucraina tantissimi ragazzi della nostra età sono stati costretti a scappare dalla loro casa. In Italia molte persone - tra cui anche molti sportivi e anche Federazioni - hanno deciso di accogliere famiglie ucraine, e anche atleti, e tra le tante associazioni che hanno deciso di darsi da fare per loro c’è anche la Federazione Scacchistica Italiana.
Gli scacchi per i paesi cirillici come l’Ucraina sono importantissimi. Se avete visto il film “La Regina degli Scacchi” vi sarete di sicuro resi conto che Beth Harmon, la protagonista, si ritrova più volte nel corso della serie a scontrarsi contro alcuni maestri russo-ucraini… Insomma, in un momento così difficile per tutti, la FSI ha deciso di lasciar partecipare ai prossimi tornei giovanili nazionali under 18 anche i ragazzi e le ragazze ucraine che si trovano in Italia per sfuggire alla guerra. Il presidente del Coni Giovanni Malagò aveva già invitato le organizzazioni sportive italiane a dare spazio ai profughi ucraini e il mondo degli scacchi non se l’è fatto dire due volte. Le finali del campionato si svolgeranno in Sicilia a luglio e il prossimo campione d’Italia potrebbe essere un ragazzo ucraino. Era stata di esempio la Fin, la Federnuoto che dall’8 marzo ha ospitato le ragazze ucraine del sincro con i tecnici e alcuni familiari. Ora sono a Savona dove si alleneranno.
Torniamo agli scacchi che, come molti sport, nascono da esigenze militari ed è bello vedere come una disciplina ideata per avere la migliore strategia in battaglia ora sia in realtà portavoce di pace e accoglienza. Ognuno nel suo piccolo può fare qualcosa e anche se muovere un pedone può sembrare poco, è sempre la base di una strategia vincente.
Tutti i ragazzi accolti nel nostro Paese potranno cimentarsi con re e pedoni