Ucraina, ancora missili Usa: «Crimini di guerra»
Il dramma di Bucha non ferma l’offensiva di Putin
ROMA - Le foto dei cadaveri legati o riversi nelle fosse comuni, insieme ai primi racconti della strage di civili a Bucha rischiano di essere uno spartiacque nella guerra in Ucraina. Il monito più alto arriva dal presidente della Repubblica: «Fermare le guerre e le distruzioni è possibile, affermando in ogni dove le ragioni della civiltà umana alle quali non intendiamo derogare», scrive netto Sergio Mattarella nel messaggio per la giornata internazionale per l’azione contro le mine. Duro fin dall’inizio nella condanna dell’invasione russa, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio finisce in un vortice di minacce di morte circolate su alcune chat Telegram e riceve massima solidarietà per l’accaduto. Il commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni: «Quello che abbiamo visto a Bucha merita una reazione ulteriore. Ulteriori sanzioni? Vedremo nei prossimi giorni se ci saranno le condizioni politiche per farlo».
Non solo Bucha che richiama il ricordo della Bosnia di esattamente 30 anni fa. Odessa, Mykolaiv, Kharkiv, Kherson: la battaglia non si ferma, con le forze di Mosca che tentano di riorganizzarsi per sferrare l’assalto finale al Donbass. E intanto bersagliano coi loro missili i centri abitati, con la popolazione civile assediata o in fuga, spesso preda di soldati e miliziani senza scrupoli. Come a Mariupol: qui, sulle sponde del Mar d’Azov, la situazione è peggiore persino che a Bucha, denuncia Kiev. Quella che finora è stata la città simbolo di questo conflitto è ormai completamente rasa al suolo. Allarme aereo ieri sera in diverse regioni del Paese.
Sullivan: «Non si parla di genocidio» Biden vende otto aerei alla Bulgaria
DAGLI USA. Gli Stati Uniti hanno approvato la vendita di otto aerei da combattimento F-16 alla Bulgaria per 1,67 miliardi di dollari al fine “di rafforzare la sicurezza” del Paese membro della Nato, sullo sfondo della guerra della Russia in Ucraina. «Abbiamo assistito ad atrocità, abbiamo assistito a crimini di guerra, non abbiamo ancora visto un livello di privazione sistematica della vita del popolo ucraino che arrivi al genocidio», così il consigliere per la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan.