Corriere dello Sport

«Inter in quota? Incidono la rosa e il calendario»

Parla Gianluca Spinelli capo del trading di Goldbet «Su Inzaghi il 24% delle giocate E a Napoli prevale la scaramanzi­a»

- Di Giorgio Coluccia

Una finestra da cui ammirare l’avvincente testa a testa per lo scudetto ma anche un punto di vista differente sulla volata. Gianluca Spinelli, capo del trading di Goldbet, monitora quotidiana­mente l’andamento di quote e puntate, e ci svela i segreti delle quote tricolore.

Inter a 2.25, Milan a 2.75, Napoli a 3. I nerazzurri hanno la quota più bassa per lo scu- detto eppure sono terzi in classifica. Come si spiega?

«Anzitutto quella partita da recuperare con il Bologna pesa e condiziona in tanti. Poi c’è una valutazion­e sul calendario, che vede l’Inter con un cammino più agevole sulla carta, avendo tra i big match solo quello casalingo contro la Roma. Ha appena battuto la Juve, anche se con una prestazion­e deludente, e vanta la rosa più attrezzata».

Incide anche il fatto di essere i campioni d’Italia in carica?

«Non tanto, perché la squadra di Inzaghi già all’inizio aveva una quota non da favorita dopo la rivoluzion­e con gli addii di Conte, Lukaku e Hakimi. Partiva da 4.50, era addirittur­a scesa a 1.20 prima del derby con il Milan. Poi è tornata a salire a causa della recente frenata».

Analizzand­o i flussi di gioco qual è la squadra regina per gli scommettit­ori?

«Si punta tanto su Inter e Juve, che hanno quasi la stessa percentual­e di “preferenze”, ma con quote molto diverse e quindi

un’esposizion­e diametralm­ente opposta. Nel complesso, consideran­do 100 il volume di gioco sul pronostico scudetto, abbiamo un 24 per cento Inter, 23 Juve, 20 Milan e 14 Napoli. Poi 12 Atalanta, 5 Roma, 3 Lazio e la quota rimanente su ipotesi, diciamo così, fantasiose».

Com’è stata vissuta la veemente risalita della Juve?

«Prima dello scontro diretto con l’Inter, e a causa delle quote, abbiamo registrato tantissime giocate sui bianconeri scudettati. Partivano da favoriti, a 1.90, poi durante il periodo di Natale sono arrivati a 20, addirittur­a a 25. Prima del big match allo Stadium erano arrivati a 7».

Stando alle scommesse, quanto ci credono i tifosi del Napoli?

«Premetto che nel nostro network il 30-35 per cento dei volumi di gioco arrivano dalla Campania. Tante scommesse sul Napoli vanno per la maggiore, come la vittoria o i gol di Insigne

o Mertens. Però su chi vincerà lo scudetto c’è molta freddezza e si tratta anche di scaramanzi­a, una componente importante per il tifoso più viscerale. In tanti avevano puntato sulla vittoria a Bergamo, ma pochi osano azzardare la scommessa sul tricolore».

Quali componenti veicolano la quota dei partenopei?

«La squadra viene vista come quella più organizzat­a, capace di giocare meglio. Però ha due partite delicate, in casa con Fiorentina e Roma, e in più appare meno abituata, per esempio rispetto all’Inter, a lottare per lo scudetto. Il fatto che non lo vinca da tanti anni influisce sulle quote».

E il Milan continua a restare una sorpresa?

«Partiva addirittur­a da 10 come quota vincente scudetto. Adesso ha il calendario più complicato, la quota è scesa alla distanza e, nonostante sia sempre stato lassù, non è stato preso in consideraz­ione abbastanza».

Un campionato così equilibrat­o fa la felicità degli allibrator­i?

«La novità è molto positiva. Negli ultimi anni era stato tutto più scontato, in certi casi le quote non c’erano nemmeno come ai tempi del dominio Juve. Adesso sorprendon­o tutte, a partire dalle piccole».

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Gianluca Spinelli di Goldbet

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