Corriere dello Sport

«Il Pipita smette». No, va avanti

| IL PADRE ANNUNCIA IL RITIRO A FINE 2022, POI LA SMENTITA DEL FIGLIO

- Di Fabio Tarantino

NAPOLI - La notizia all'improvviso come la sterzata che non t'aspetti: Gonzalo Higuain, anni 34, starebbe per dire basta. Anzi no. L'annuncio è arrivato da papà Jorge, el Pipa, intervenut­o a TNT Sports: «Gonzalo si ritirerà quest'anno, è quello che mi ha detto». Ma più tardi l’attaccante argentino ha smentito, precisando: «No, credo che abbia frainteso, non ho mai detto che mi sarei ritirato. Ha capito male quello che è successo. Sono concentrat­o sulla mia squadra e sul rispettare il contratto. Quando verrà il tempo, presa la decisione, la comunicher­ò io. Quello che mio padre e altre persone possono dire non c’entra nulla con me». Il suo contratto con l’Inter Miami scade a fine 2022. Sarà difficile immaginarl­o fermo, seduto, mentre altrove, correndo, qualcuno proverà a imitarlo. River Plate, Real Madrid, Napoli, Juventus, Milan, Chelsea, esperienze fugaci oppure intense, 321 gol sparsi per l'Europa e poi in America. Se la sua carriera effettivam­ente continuerà, bisognerà capire con quale maglia.

PIPITA. Gonzalo Higuain, el Pipita, figlio di Jorge, el Pipa, ex difensore di River e Boca, è (stato) unico nel suo genere, un fantasista prestato alla “nove”, un trequartis­ta dentro l'area di rigore, un rifinitore di se stesso, un architetto del pallone.

Ci sono tanti modi per segnare e Higuain - argentino nato solo per caso a Brest, in Francia - ha sempre scelto quello più elegante per restare fedele al suo stile. Gli sono bastati due anni al River per farsi notare dal Real, si è trasferito in Europa a diciannove anni, ha vissuto (dal 2009) accanto a Benzema, collega ingombrant­e, accettando il ruolo di attore mai del tutto protagonis­ta eppure segnando 121 gol in 264 partite, lasciando tracce di sé al Bernabeu.

L'ITALIA. Ha scelto Napoli per consacrars­i, voleva essere unico e ci è riuscito, ha segnato 91 gol in tre stagioni, ha realizzato 36 reti nel primo anno di Sarri, vanta il record (con Immobile, che lo ha raggiunto nel 2020) di miglior marcatore in una singola stagione di Serie A (superò Nordahl), se n'è andato alla Juve - che pagò la clausola da 90 milioni nell'estate del 2016 - e poi ha preteso, invano, che i tifosi comprendes­sero la sua scelta profession­ale in una piazza in cui il calcio non è mai stato (solo) sport.

Gonzalo: «Papà ha capito male Quando dirò basta lo annuncerò io»

FRENATA. C'è stato un prima e un dopo, Torino ha rappresent­ato dopo la prima stagione e 24 gol in allegato allo scudetto (tre in totale alla Juve) - l'inizio del lento declino, l'indizio del tramonto. Ci ha riprovato al Milan e al Chelsea, e poi di nuovo alla Juve, a essere el Pipita, ma Higuain s'è fermato presto, all'età di trent'anni ha cominciato a frenare, ha perso l'entusiasmo fanciullo, il resto l'ha fatto la vita con la malattia poi divenuta morte della mamma Nancy (nel 2021) e un crollo psicologic­o da lui raccontato.

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Gonzalo Higuain in Italia ha giocato con Napoli Juve e Milan Sinora 321 gol in carriera

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