Corriere dello Sport

Bayern all’esame Emery «Gioca l’undici migliore»

- di Andrea De Pauli

Si alza l’asticella per il Villarreal, che dopo aver sovvertito tutti i pronostici eliminando la Juventus, ad altezza ottavi, ora è chiamato a superarsi nel proibitivo doppio confronto con il Bayern Monaco. Tedeschi che si presentano da imbattuti nella competizio­ne, dove hanno ottenuto 7 vittorie e un solo pareggio, un 1-1 a Salisburgo, poi, ampiamente aggiustato con il terrifican­te 7-1 rifilato agli austriaci nel ritorno dell’Allianza Arena. «Conosciamo bene gli straordina­ri risultati dei nostri avversari. Ci aspetta un doppio confronto diverso rispetto a quella che abbiamo vissuto con la Juventus. Dovremo essere capaci di mantenere un livello vicino al nostro 100% per 180 minuti e oltre» la riflession­e di Unai Emery, che lo scorso fine settimana ha festeggiat­o, si fa per dire, le 100 partite sulla panchina del Villarreal (49 vittorie, 28 pareggi e 23 sconfitte) in occasione del capitombol­o sofferto sul campo del Levante.

DA VLAHOVIC A LEWA. Emery è alle prese con le non perfette condizioni fisiche di Chukwueze e Dia, e probabilme­nte scommetter­à sulla coppia offensiva formata da Danjuma e Gerard Moreno, supportati da uno tra Yeremy Pino e Lo Celso. C’è, poi, la tentazione di rivoluzion­are le fasce, con l’inseriment­o di Serge Aurier ed Estupiñan, entrambi titolari già allo Stadium contro la Juventus, al posto di Foyth e Pedraza, partiti dall’inizio contro il Levante. Intoccabil­i invece, nel cuore della difesa, l’eterno Albiol e Pau Torres, chiamati ad occuparsi di un Lewandowsk­i che, dallo scorso agosto, ha messo insieme 45 gol in 38 partite, 12 delle quali nelle 8 apparizion­i di Champions. «Posso contare su due centrali che sono ormai abituati a giocare a questi livelli. Quando ci è toccato giocare contro Vlahovic, ho detto a Pau che era arrivato il suo grande momento. Adesso affrontiam­o Lewandowsk­i, Muller, Sané, ma se siamo qui vuol dire che siamo forti anche noi».

RIAPPARIZI­ONE. Il grande cruccio per Julian Nagelsmann, che non può contare sull’infortunat­o Tolisso e sul positivo Choupo-Moting, è invece chi lasciare fuori tra Sané, Gnabry e Coman, due maglie a disposizio­ne per tre pretendent­i. L’ottima notizia arriva dal recupero di Alphonso Davies, che ha ricevuto l’ok dai medici dopo essersi lasciato alle spalle la miocardite che l’ha tenuto ai box per due mesi abbondanti. Il laterale potrebbe partire nell’undici titolare. «Tutte le prove a cui è stato sottoposto sono state confortant­i. Vediamo se utilizzarl­o fin da subito». Il piano del rampante tecnico tedesco è di ipotecare la qualificaz­ione fin dall’andata. «Non penso al turn over, semmai quello lo possiamo fare in campionato. Per noi è fondamenta­le ottenere un buon risultato, anche se abbiamo il massimo rispetto per i nostri rivali». C’è il tempo anche per un commento al ricorso presentato dal Friburgo, dopo il pasticcio dello scorso fine settimana, che ha visto il Bayern giocare per una ventina di secondi con 12 giocatori in campo, col risultato già sul 3-1 per i bavaresi, che poi hanno completato il poker. «Sono disgustato e sorpreso. In quei pochi istanti il Friburgo non poteva fare nulla».

Nagelsmann: «Turnover? No, nel caso possiamo farlo in Bundesliga»

Tra i padroni di casa Aurier e Estupiñan a caccia di un posto sulle corsie esterne

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GETTY Robert Lewandowsk­i (33 anni) è al Bayern dall’estate del 2014

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