Liverpool senza freni Klopp vede la semifinale
Konaté e Mané in gol, il Benfica accorcia con Nunez ma Luis Diaz la chiude con il 3-1
Tra il calcio portoghese e quello inglese, in questo momento storico, il gap è più che importante. Dopo il 5-1 rifilato dal Liverpool al Porto, lo scorso 28 settembre al Do Dragao, nella fase a gruppi, e la dolorosa manita incassata il passato 15 febbraio, al José Alvalade, dallo Sporting Lisbona nel confronto con il City, ora arriva questo 3-1 calato, nuovamente in terra lusitana, dagli scatenati Reds di Jurgen Klopp al malcapitato Benfica. Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova. A corroborare la celebre massima di Agatha Christie, un primo tempo spaventoso degli arrembanti inglesi, chiuso con le due reti di Konaté e Mané. La gara pare cambiare radicalmente, a inizio ripresa, con il tempestivo gol di Darwin Nunez, ma a ristabilire un doppio vantaggio che, nel finale potrebbe addirittura allargarsi, ci pensa l’ex Porto Luis Diaz.
MONOLOGO RED. Pronti, via, e il Liverpool è già insediato in pianta stabile nella metà campo del Benfica, che si ritrova tutto schiacciato, a protezione del portiere Vlachodimos. Gli esperti Otamendi e Vertonghen, protagonisti di una prova maiuscola, a metà marzo, sul prato della Johan Cruyff Arena di Amsterdam, stavolta danno subito la sensazione di andare in affanno davanti ai tagli fulminanti degli imprendibili Salah, Mané e Luis Diaz. Colpa anche dell’inefficace copertura, sulla mediana, di Taarabt e Weigl. E, così, fioccano le occasioni. Vlachodimos ci mette subito il piedone su una conclusione ravvicinata di Salah, poi respinge un bolide di Keita. Tanta pressione trova premio, al 17’, quando Konaté sblocca il risultato con uno stacco aereo sugli sviluppi di una giocata d’angolo. I padroni di casa provano a rispondere al forcing pauroso dei reds con un paio di timide ripartenze, tutte tamponate da un Konaté a tratti monumentale. Intanto, le occasioni continuano a fioccare sull’altro fronte, con Luis Diaz che si divora il raddoppio, lanciato nello spazio da Mané. Va decisamente meglio agli inglesi, quando i due si scambiano le parti, con il colombiano, pescato in area da un chilometrico lancio di Gilberto, che scarica di testa per il senegalese, che insacca il raddoppio. Poi, ancora Luis Diaz e Salah falliscono il tris.
ILLUSIONE E RISVEGLIO. Ad inizio ripresa, però, il copione della gara viene stravolto dal gol a freddo di Darwin Nuñez, che dimezza lo svantaggio favorito da un erroraccio di un Konaté fino a quel momento impeccabile. L’inaspettata rete galvanizza i padroni di casa, che si gettano in avanti. Klopp, che deve pensare anche al big match di Premier col City di domenica prossima, richiama in un solo colpo in panchina un Salah in dissolvenza, insieme a Mané e Thiago Alcantara, per
lanciare capitan Henderson, Firmino e Diogo Jota. Ad ammutolire il Da Luz, però, ci pensa proprio il fischiatissimo ex Porto Luis Diaz, che lanciato in verticale da Keita, si concede il lusso di un dribbling sul portiere di casa, prima di fissare il definitivo 3-1. Nell’infinito finale, prolungato a causa di una violenta capocciata tra Otamendi e Firmino, Diogo Jota si divora il possibile poker. Liverpool a un passo dalle semifinali.