Corriere dello Sport

Cena di mercato Sarri presenta il piano a Lotito

Un confronto per capire se si può continuare insieme Stasera l’incontro tra presidente e tecnico. Mau chiede 7-8 acquisti Ok Romagnoli, c’è anche Allan

- di Daniele Rindone

Condannati a restare insieme o determinat­i a farlo? La cena di Stato fissata per stasera a Formello tra Lotito e Sarri, salvo rinvii presidenzi­ali, servirà per iniziare a capire di che futuro vivranno. Sapori e dissapori, il rischio è che sia insipida, che non porti subito a decisioni categorich­e su tutti i fronti, un classico. E’ una roulette, la Lazio di Lotito. Non si sa mai cosa può succedere ed è difficile interpreta­re i segnali che arrivano, sono contrastan­ti. Lotito e Sarri sembrano finiti in un cul-de-sac dopo la promessa di matrimonio fatta dal presidente al tecnico il 14 dicembre. Lotito è sparito per mesi, si è tenuto in tasca il contratto triennale proposto a Mau e non è detto che lo riproponga. Quando sparisce nulla è mai come prima e come sembra. Sarri è rimasto a guardare durante il mercato, restando di stucco su tutto. Ne hanno da dirsi per provare a continuare insieme immaginand­o nuovi accordi strategici, legati agli acquisti.

LA LISTA. Sarri da gennaio sa cosa occorre alla Lazio e le uscite di 5 giocatori a scadenza, da Strakosha a Luiz Felipe (se confermate tutte), impongono una vera rivoluzion­e. Nella sua lista i ruoli sono ben definiti: due portieri (se andrà via anche Reina), due-tre centrali (se partirà anche Acerbi), un terzino sinistro, un regista, una mezzala (soprattutt­o se dovrà essere rimpiazzat­o Milinkovic), un vice Immobile. Sono almeno 7-8 rinforzi, vorrebbe dire allestire una campagna acquisti record per la Lazio. Lotito ha perso convinzion­e e ha preso tempo il più possibile prima di convocare Sarri, ha trascinato la questione fino all’approvazio­ne e alla pubblicazi­one della semestrale avvenuta a cavallo tra il 30 e il 31 marzo scorsi. Dati alla mano, il presidente parlerà al tecnico. E’ possibile che Lotito gli annunci un ridimensio­namento rispetto a dicembre. Non fa fede l’utile di bilancio (4,6 milioni), pesa l’indicatore di liquidità, segnala una trentina di milioni di passivo da abbattare ricorrendo alle anticipazi­oni di alcuni sponsor. E il bilancio di giugno potrebbe far segnare nuove perdite. Sarri vuole sapere se i big rimarranno o se sarà necessaria (come è nei fatti) una cessione, l’indiziato numero uno è Milinkovic, determinat­o a partire per la prima volta dopo 7 anni. Presidente e tecnico devono dirsi tutto e ad ognuno spetta il compito di accettare o meno le intenzioni dell’altro.

I NOMI. Sarri fa questioni di ruolo e di caratteris­tiche. Ha indicato an

che dei nomi, se ne conoscono alcuni. Per la porta sognava Kepa, sogno proibito. Ha virato su Carnesecch­i della Cremonese, di proprietà dell’Atalanta. La Lazio ha in pugno Sergio Rico del PSG, in prestito al Maiorca, non dispiace

al tecnico. E’ uno dei punti d’incontro da trovare. Mau a gennaio aveva chiesto l’acquisto di Casale, ora c’è la Roma. C’è accordo sul possibile arrivo di Romagnoli, sempre che accetti la proposta economica di Lotito. A centrocamp­o Sarri riabbracce­rebbe Allan, ex Napoli, oggi all’Everton, in rotta con gli inglesi, starebbe provando a svincolars­i. Il brasiliano ha un ingaggio da 3,5 milioni, ha compiuto 31 anni. Tra i prescelti c’è Vecino, 30 anni, è in scadenza con l’Inter. Sono nomi che cozzano un po’ con l’idea di ringiovani­re

la rosa, sposata dal tecnico. Per l’attacco è spuntato Onuachu del Genk, gigante di 2 metri. Lotito e Sarri, in estate, avevano concordato una rivoluzion­e in tre atti: mercato estivo 2021, mercato invernale ed estivo 2022. In tre finestre la Lazio aveva assicurato al tecnico il ricambio di metà organico. A gennaio è arrivato solo Cabral, pronto a fare ritorno a casa. Quel che può accadere a giugno è la domanda più urgente che frulla nella testa di Sarri. E a cui Lotito deve rispondere.

Il rinnovo del tecnico offerto a dicembre è rimasto congelato: non è più certo

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