Cena di mercato Sarri presenta il piano a Lotito
Un confronto per capire se si può continuare insieme Stasera l’incontro tra presidente e tecnico. Mau chiede 7-8 acquisti Ok Romagnoli, c’è anche Allan
Condannati a restare insieme o determinati a farlo? La cena di Stato fissata per stasera a Formello tra Lotito e Sarri, salvo rinvii presidenziali, servirà per iniziare a capire di che futuro vivranno. Sapori e dissapori, il rischio è che sia insipida, che non porti subito a decisioni categoriche su tutti i fronti, un classico. E’ una roulette, la Lazio di Lotito. Non si sa mai cosa può succedere ed è difficile interpretare i segnali che arrivano, sono contrastanti. Lotito e Sarri sembrano finiti in un cul-de-sac dopo la promessa di matrimonio fatta dal presidente al tecnico il 14 dicembre. Lotito è sparito per mesi, si è tenuto in tasca il contratto triennale proposto a Mau e non è detto che lo riproponga. Quando sparisce nulla è mai come prima e come sembra. Sarri è rimasto a guardare durante il mercato, restando di stucco su tutto. Ne hanno da dirsi per provare a continuare insieme immaginando nuovi accordi strategici, legati agli acquisti.
LA LISTA. Sarri da gennaio sa cosa occorre alla Lazio e le uscite di 5 giocatori a scadenza, da Strakosha a Luiz Felipe (se confermate tutte), impongono una vera rivoluzione. Nella sua lista i ruoli sono ben definiti: due portieri (se andrà via anche Reina), due-tre centrali (se partirà anche Acerbi), un terzino sinistro, un regista, una mezzala (soprattutto se dovrà essere rimpiazzato Milinkovic), un vice Immobile. Sono almeno 7-8 rinforzi, vorrebbe dire allestire una campagna acquisti record per la Lazio. Lotito ha perso convinzione e ha preso tempo il più possibile prima di convocare Sarri, ha trascinato la questione fino all’approvazione e alla pubblicazione della semestrale avvenuta a cavallo tra il 30 e il 31 marzo scorsi. Dati alla mano, il presidente parlerà al tecnico. E’ possibile che Lotito gli annunci un ridimensionamento rispetto a dicembre. Non fa fede l’utile di bilancio (4,6 milioni), pesa l’indicatore di liquidità, segnala una trentina di milioni di passivo da abbattare ricorrendo alle anticipazioni di alcuni sponsor. E il bilancio di giugno potrebbe far segnare nuove perdite. Sarri vuole sapere se i big rimarranno o se sarà necessaria (come è nei fatti) una cessione, l’indiziato numero uno è Milinkovic, determinato a partire per la prima volta dopo 7 anni. Presidente e tecnico devono dirsi tutto e ad ognuno spetta il compito di accettare o meno le intenzioni dell’altro.
I NOMI. Sarri fa questioni di ruolo e di caratteristiche. Ha indicato an
che dei nomi, se ne conoscono alcuni. Per la porta sognava Kepa, sogno proibito. Ha virato su Carnesecchi della Cremonese, di proprietà dell’Atalanta. La Lazio ha in pugno Sergio Rico del PSG, in prestito al Maiorca, non dispiace
al tecnico. E’ uno dei punti d’incontro da trovare. Mau a gennaio aveva chiesto l’acquisto di Casale, ora c’è la Roma. C’è accordo sul possibile arrivo di Romagnoli, sempre che accetti la proposta economica di Lotito. A centrocampo Sarri riabbraccerebbe Allan, ex Napoli, oggi all’Everton, in rotta con gli inglesi, starebbe provando a svincolarsi. Il brasiliano ha un ingaggio da 3,5 milioni, ha compiuto 31 anni. Tra i prescelti c’è Vecino, 30 anni, è in scadenza con l’Inter. Sono nomi che cozzano un po’ con l’idea di ringiovanire
la rosa, sposata dal tecnico. Per l’attacco è spuntato Onuachu del Genk, gigante di 2 metri. Lotito e Sarri, in estate, avevano concordato una rivoluzione in tre atti: mercato estivo 2021, mercato invernale ed estivo 2022. In tre finestre la Lazio aveva assicurato al tecnico il ricambio di metà organico. A gennaio è arrivato solo Cabral, pronto a fare ritorno a casa. Quel che può accadere a giugno è la domanda più urgente che frulla nella testa di Sarri. E a cui Lotito deve rispondere.
Il rinnovo del tecnico offerto a dicembre è rimasto congelato: non è più certo