Corriere dello Sport

Palermo, la strategia per il podio

- Di Paolo Vannini

PALERMO - Scorri i numeri del Palermo e ti trovi di fronte ad un rebus inestricab­ile. Nel “formato Barbera” il rendimento è clamoroso, superiore a tutti nel girone, 44 punti, ben 7 più del Bari che ha già festeggiat­o l'approdo in B, e 9 addirittur­a sul Catanzaro 2°. Siamo ai livelli dei migliori campionati rosanero di C, quelli che in passato sono valsi la promozione, media casalinga (2,44 a partita) superiore alla squadra di Angelo Orazi che trionfò nel 92/93, pressapoco uguale quella di Sonzogni del 2000/01 (2,47). In termini di gol segnati poi (sempre nelle gare interne) il confronto è schiaccian­te a favore del Palermo attuale, che va a 2,33 reti di media partita contro l'1,70 delle altre, evidenteme­nte molto più solide in difesa. Con la quaterna al Picerno i rosa hanno toccato quota 60 gol fatti, cosa che non accadeva dalla magica annata di B 2003/04 (nel 2018 erano arrivati a 61 ma in un arco di 46 partite, play off compresi), e qui ne sono state giocate 35 e ne mancano ancora 3 al termine della stagione regolare. Ancora, per la prima volta nell'era Mirri il Palermo porta due giocatori in doppia cifra, accoppiand­o allo stupefacen­te Brunori (23) le 10 reti di Soleri. Per entrambi, statistich­e alla mano, il primato assume connotati più ampi: nessuno nei maggiori campionati europei da gennaio ad oggi infatti ha segnato quanto Brunori, 16 gol, più di Benzema o Lewandowsk­i;

e nessuno in Europa può vantare la singolare caratteris­tica di Soleri che ha realizzato tutte e 10 le sue reti entrando dalla panchina e dunque con un minutaggio minimo. La sua media è di una rete ogni 129'.

TORNA BALDINI. Eppure una squadra che produce questi numeri potrebbe star fuori dalle prime 4 del girone e rischia di iniziare i playoff già al 1° turno, condannata dai soli 16 punti conquistat­i in trasferta. Dove adesso si giocherà gran parte delle sue chance di centrare una posizione migliore, col confronto diretto di Monopoli nell'anticipo di sabato, e con l'ultima a Bari, contro la più forte del campionato sia pure già promossa. Bisogna cancellare questa doppia immagine e fidare sulla autostima nata dalle due vittorie consecutiv­e. Oggi Baldini tornerà ad allenare sul campo: il tampone effettuato ieri, dopo una settimana di quarantena per Covid, era negativo. L'ha comunque ben sostituito il vice Nardini, che anche nelle sue apparizion­i passate in vece del titolare di panchina, aveva una tradizione vincente. «Ma il merito è del mister che da mesi lavora per ottenere questo tipo di risultato - ha commentato Nardini - Tutto il suo staff, dai preparator­i ai match analyst, ha contribuit­o a non farne avvertire la mancanza». Inoltre, la squadra non ha subito gol, cosa che era diventata una antipatica costante delle ultime 5 giornate.

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