«Bari, il bello deve arrivare»
Il ds Polito annuncia la conferma dell’allenatore «Si riparte da Mignani, un grande tecnico per un progetto vincente»
Al Bari è già futuro. Polito prende carta e penna e conferma Mignani in diretta e allontana, alla sua maniera, i rumors che circolavano da qualche settimana. “Mignani mister del Bari 2022/23" scrive il diesse, durante la conferenza stampa, alzando un foglietto subito ripreso dai fotografi. «Sarebbe impossibile non confermarlo. La notizia su Caserta non ha fondamento. Fabio è un mio amico come Sottil. Mica si allena per amicizia. Mignani nemmeno lo conoscevo. C’era tanta diffidenza all’inizio. Ma se lo mettiamo ora sul mercato se lo mangiano».
UN ANNO PER VINCERE. Ciro Polito, 43 anni fra una settimana, la vera mente operativa di questa fantastica cavalcata. Si è preso un anno per vincere è stato di parola. Ha capito che Bari non poteva più attendere. «Avevamo un solo risultato e l'abbiamo ottenuto nel migliore dei modi, con grande forza, valori tecnici e umani. Abbiamo un grande presidente e un grande tecnico. Anche la squadra ha dimostrato di avere valori sopra la media». La gente ha fretta, il pensiero corre subito alla B. «Ogni campionato ha le sue forze e insidie. C’è tanto equilibrio, molte società investono milioni. Ma grandi investimenti non sono sinonimo di vittoria. Il Bari deve innestare calciatori di categoria, ma abbiamo molti elementi che hanno già fatto la B. Cambieremo qualcosa, ma l'ossatura non va stravolta. Occorre costruire un Bari forte nel tempo un pezzo alla volta».
UN ANNO ALLA POLITO. L’uomo mercato, l’uomo di spogliatoio per eccellenza. «Il nostro è stato un mercato difficilissimo, con un budget e una rosa satura. Ogni giorno ho dovuto inventarmi qualcosa. Giocatori come Botta e D'Errico dovevo prenderli subito per evitare di perderli. Ho subito pensato a spalmare l’ingaggio a Scavone, Antenucci e Frattali. Scavone era sul mercato, ma dopo aver preso informazioni tutte positive ho preferito tenelo. Fin dal primo giorno l'ho reso partecipe di un gruppo che doveva vincere: lui è stato un valore aggiunto con quattro gol decisivi in momenti delicati. I successi partono da lontano, perchè i giocatori si prendono e si gestiscono. Il mercato è importante, ma la cosa più difficile è stata gestire una rosa di 24 giocatori». Il preziosissimo gol di Citro un fiore all’occhiello: «La perseveranza paga. Voleva a tutti i costi il Bari, per me era giusto che andasse a giocare e ho cercato di darlo via; per l'ho sempre tenuto in lista perchè i suoi valori tecnici e umani sono indiscutibili. Ha perseverato, e ha segnato contro la Virtus il gol più importan te dell'anno. Mallamo tornerà all'Atalanta a fine stagione. Se potessi, però, lo riprenderei perchè ha dimostrato di poter essere in questo organico anche in serie B. Il segreto di Antenucci? All'inizio è stato fuori qualche partita, poi quando ha capito il perchè ha iniziato a fare dieci chilometri a partita realizzando 17 gol».