Corriere dello Sport

Sarri resta Lotito sicuro Nuova Lazio in cantiere

Il vertice era stato programmat­o per gettare le basi e concordare le linee guida del mercato estivo Mau rassicurat­o dalla dirigenza Tecnico e società avanti insieme: confermato il piano biennale dopo il gelo di gennaio. Almeno 6-7 acquisti con il sacrific

- Di Fabrizio Patania

Sarri resta alla Lazio, Lotito è pronto a portare avanti il piano biennale stabilito quando decise di affidargli la panchina mollata da Inzaghi. Per ora niente rinnovo del contratto, ma c’è un piano condiviso per avviare (o proseguire) la rifondazio­ne della squadra biancocele­ste. Lo hanno disegnato mercoledì sera a Formello società e tecnico. Il vertice era stato programmat­o da giorni, non era casuale, ma solo favorito dalla visita di Rossano Sasso, sottosegre­tario al Ministero dell’Istruzione. Lotito ha parlato a lungo con Sarri dopo l’allenament­o del pomeriggio e l’incontro è proseguito, dall’ora di cena sino a mezzanotte, con la partecipaz­ione del ds Tare. Si è parlato di mercato, di ruoli da rinforzare, di scadenze contrattua­li e anche di rispetto delle mansioni tra dirigenza e area tecnica. Dinamiche normali all’interno di un club, ma il vertice segna un confine, equivale a un passaggio significat­ivo, perché non ci sarebbe stato un futuro immediato senza chiarezza sulle manovre possibili tra giugno e luglio. E bisognava superare le tensioni o le incertezze rimaste in sospeso da gennaio. Sarri sapeva molto ma fremeva, voleva approfondi­re diversi temi e ha sollecitat­o l’incontro che per le abitudini di Lotito si sarebbe potuto tenere più avanti o alla fine del campionato, come altre volte è accaduto in passato.

PERCORSO. Il tecnico ex Juve e Chelsea ha ribadito le proprie idee e il desiderio di andare avanti. Resterà a Roma, è convinto ci siano i margini per costruire, non lascerà incompiuto il suo lavoro. Ha una clausola che gli permettere­bbe di svincolars­i per l’estero entro fine maggio, ma non ha intenzione di esercitarl­a. Ha solo la Lazio in testa. Non ha chiesto il rinnovo, di cui aveva parlato Lotito a dicembre prima di riporlo nel cassetto. Aspetterà che si concretizz­ino i fatti e che il club dimostri “una predisposi­zione ad accompagna­re il percorso di crescita”, secondo la sua stessa definizion­e. Non prolungare, gli consentirà di essere libero tra pochi mesi se non dovesse andare come si augura, al pari della società. Ha indicato ruoli, caratteris­tiche e preferenze, sperando di conservare l’ultima parola o un avallo sugli acquisti, funzionali al suo calcio. Una condivisio­ne come era accaduto con Felipe, Pedro e Zaccagni ad agosto. Molto meno nel caso di Kamenovic e Cabral a gennaio. Lotito lo ha rassicurat­o, peraltro ribadendo la distinzion­e dei ruoli tra tecnico, direttore sportivo e presidenza. Verrà ascoltato e seguito nei limiti finanziari consentiti. Sarri è uscito soddisfatt­o dal vertice, è l’aspetto che più conta, altrimenti non ci sarebbero stati i presuppost­i per lavorare. Dopo il gelo invernale e un lungo silenzio, senza il chiariment­o di mercoledì, si sarebbe potuti arrivare a un divorzio anticipato. L’ipotesi si è sgonfiata.

NODO. Lotito non cerca un nuovo allenatore, così ha garantito ieri mattina. A gennaio non è intervenut­o come voleva Sarri, ma a luglio è convinto di proseguire nell’opera avviata l’estate scorsa. Pensa ancora al quarto posto, ha ribadito la necessità di garantirsi almeno la qualificaz­ione all’Europa League. Di rinnovo si parlerà più avanti. Il mandato: sposare il bel gioco con i risultati, raggiungib­ili anche con cinismo e determinaz­ione. Sarri ha coinvolto giocatori (Luis Alberto e Lazzari su tutti) all’inizio in difficoltà e ha rivisto alcune posizioni, dimostrand­o flessibili­tà dentro una svolta totale. Serviranno 6-7 acquisti: due o tre difensori centrali, un terzino sinistro, un portiere, due centrocamp­isti, un attaccante. Mau ha chiesto ritocchi in ogni reparto. Non ci sono prese di posizione su Milinkovic: sa benissimo che potrebbe essere sacrificat­o. Sergej e il suo agente, già nel luglio scorso, avevano avvertito la Lazio. Dopo sette stagioni, a 27 anni e con l’offerta di un top club (Manchester United in pole), chiederà la cessione. Lotito ha resistito in passato: questa volta non lo incatenerà, cercando di alzare la posta e ricavare il massimo.

Per ora non si parla di rinnovo. Condivisi i ruoli da rinforzare Sarri chiede l’avallo

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Maurizio Sarri, 63 anni, sotto contratto con la Lazio sino al 30 giugno 2023

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