Sarri resta Lotito sicuro Nuova Lazio in cantiere
Il vertice era stato programmato per gettare le basi e concordare le linee guida del mercato estivo Mau rassicurato dalla dirigenza Tecnico e società avanti insieme: confermato il piano biennale dopo il gelo di gennaio. Almeno 6-7 acquisti con il sacrific
Sarri resta alla Lazio, Lotito è pronto a portare avanti il piano biennale stabilito quando decise di affidargli la panchina mollata da Inzaghi. Per ora niente rinnovo del contratto, ma c’è un piano condiviso per avviare (o proseguire) la rifondazione della squadra biancoceleste. Lo hanno disegnato mercoledì sera a Formello società e tecnico. Il vertice era stato programmato da giorni, non era casuale, ma solo favorito dalla visita di Rossano Sasso, sottosegretario al Ministero dell’Istruzione. Lotito ha parlato a lungo con Sarri dopo l’allenamento del pomeriggio e l’incontro è proseguito, dall’ora di cena sino a mezzanotte, con la partecipazione del ds Tare. Si è parlato di mercato, di ruoli da rinforzare, di scadenze contrattuali e anche di rispetto delle mansioni tra dirigenza e area tecnica. Dinamiche normali all’interno di un club, ma il vertice segna un confine, equivale a un passaggio significativo, perché non ci sarebbe stato un futuro immediato senza chiarezza sulle manovre possibili tra giugno e luglio. E bisognava superare le tensioni o le incertezze rimaste in sospeso da gennaio. Sarri sapeva molto ma fremeva, voleva approfondire diversi temi e ha sollecitato l’incontro che per le abitudini di Lotito si sarebbe potuto tenere più avanti o alla fine del campionato, come altre volte è accaduto in passato.
PERCORSO. Il tecnico ex Juve e Chelsea ha ribadito le proprie idee e il desiderio di andare avanti. Resterà a Roma, è convinto ci siano i margini per costruire, non lascerà incompiuto il suo lavoro. Ha una clausola che gli permetterebbe di svincolarsi per l’estero entro fine maggio, ma non ha intenzione di esercitarla. Ha solo la Lazio in testa. Non ha chiesto il rinnovo, di cui aveva parlato Lotito a dicembre prima di riporlo nel cassetto. Aspetterà che si concretizzino i fatti e che il club dimostri “una predisposizione ad accompagnare il percorso di crescita”, secondo la sua stessa definizione. Non prolungare, gli consentirà di essere libero tra pochi mesi se non dovesse andare come si augura, al pari della società. Ha indicato ruoli, caratteristiche e preferenze, sperando di conservare l’ultima parola o un avallo sugli acquisti, funzionali al suo calcio. Una condivisione come era accaduto con Felipe, Pedro e Zaccagni ad agosto. Molto meno nel caso di Kamenovic e Cabral a gennaio. Lotito lo ha rassicurato, peraltro ribadendo la distinzione dei ruoli tra tecnico, direttore sportivo e presidenza. Verrà ascoltato e seguito nei limiti finanziari consentiti. Sarri è uscito soddisfatto dal vertice, è l’aspetto che più conta, altrimenti non ci sarebbero stati i presupposti per lavorare. Dopo il gelo invernale e un lungo silenzio, senza il chiarimento di mercoledì, si sarebbe potuti arrivare a un divorzio anticipato. L’ipotesi si è sgonfiata.
NODO. Lotito non cerca un nuovo allenatore, così ha garantito ieri mattina. A gennaio non è intervenuto come voleva Sarri, ma a luglio è convinto di proseguire nell’opera avviata l’estate scorsa. Pensa ancora al quarto posto, ha ribadito la necessità di garantirsi almeno la qualificazione all’Europa League. Di rinnovo si parlerà più avanti. Il mandato: sposare il bel gioco con i risultati, raggiungibili anche con cinismo e determinazione. Sarri ha coinvolto giocatori (Luis Alberto e Lazzari su tutti) all’inizio in difficoltà e ha rivisto alcune posizioni, dimostrando flessibilità dentro una svolta totale. Serviranno 6-7 acquisti: due o tre difensori centrali, un terzino sinistro, un portiere, due centrocampisti, un attaccante. Mau ha chiesto ritocchi in ogni reparto. Non ci sono prese di posizione su Milinkovic: sa benissimo che potrebbe essere sacrificato. Sergej e il suo agente, già nel luglio scorso, avevano avvertito la Lazio. Dopo sette stagioni, a 27 anni e con l’offerta di un top club (Manchester United in pole), chiederà la cessione. Lotito ha resistito in passato: questa volta non lo incatenerà, cercando di alzare la posta e ricavare il massimo.
Per ora non si parla di rinnovo. Condivisi i ruoli da rinforzare Sarri chiede l’avallo