Corriere dello Sport

Il sì di Mkhitaryan inno da Champions

Rifiuta il rinnovo della Roma, è pronto a volare a Milano

- Di Andrea Ramazzotti MILANO

La risposta che Henrikh Mkhitaryan doveva dare ieri alla Roma è stata quella che l’Inter si aspettava e sapeva giorni: «Grazie della nuova proposta, ma non ho intenzione di rinnovare il contratto in scadenza il 30 giugno». Nessun colpo di scena, nessun lieto fine per i Friedkin che perdono a zero uno dei giocatori importanti per la conquista dell’ultima Conference League: accompagna­to dalla sua agente, Rafaela Pimenta e da Enzo Raiola, l’armeno in settimana sarà a Milano per le visite mediche e per firmare il contratto biennale da 3,6 milioni netti a stagione più bonus e commission­i. Già da tempo ha parlato con Inzaghi che gli ha prospettat­o la sua volontà di impiegarlo non solo come vice Calhanoglu, ma anche più avanzato, diciamo trequartis­ta in un 3-4-1-2 d’assalto o addirittur­a come seconda punta. A Michi la proposta dell’allenatore che ha sfidato nei derby della Capitale è piaciuta e ha finito per pesare più dell’offerta economica interista che di fatto la Roma aveva pareggiato o forse addirittur­a superato con i bonus (il secondo anno era garantito solo con il 50% delle presenze). Mourinho, però, all’ex Arsenal e United non poteva garantire la Champions League alla quale invece prenderà parte con la maglia nerazzurra: Mkhitaryan ha capito che quella del prossimo anno potrebbe essere una delle ultime occasioni della sua carriera per risentire dal campo la famosa "musichetta" delle notti europee e magari per provare a vincere lo scudetto. Subito dopo la finale di Tirana, aveva detto alla Roma che l’Inter gli aveva fatto un’offerta e che l’avrebbe accettata; a ruota era arrivata la telefonata di Ausilio a Tiago Pinto per informarlo della trattativa iniziata con l’armeno. Gli ultimi giorni sono volati via con il rilancio gialloross­o che

In settimana visite mediche e firma sul biennale da 3,6 netti a stagione. Sarà vice Calha ma potrà giocare anche più avanzato: Inzaghi l’ha convinto

il calciatore ha valutato durante una breve vacanza all’estero. Fino a ieri, quando ha detto "Grazie, ma vado all’Inter". In gialloross­o ha vissuto 3 stagioni con 116 presenze e 29 reti. Essendo infortunat­o, non è stato convocato dall’Armenia per la Nations League e nei prossimi giorni sarà a Milano per i test medici di rito. Tra i numeri di maglia che potrà scegliere anche due che ha già indossato ovvero il 22 di Vidal e il 7 di Sanchez. Il primo a liberarsi sarà quello del centrocamp­ista a un passo dal Flamengo (buonuscita già fissata ovvero i soldi che aveva spostato dal primo anno di contratto, il 2020-21, all’eventuale terzo: opzione non scattata) mentre l’attaccante non ha al momento né proposte interessan­ti né un'intesa sull’incentivo all’esodo. Michi dopo Onana sarà il secondo acquistato a parametro zero per il 2022-23, ma potrebbe non essere l’ultimo visto che libero c’è sempre Dybala.

PAULO A MIAMI. Capitolo Dybala: con la Seleccion disputerà l’incontro con l’Estonia (a Pamplona), poi la Joya raggiunger­à a Miami la compagna Oriana e lì, dopo un’amichevole benefica, trascorrer­à le vacanze tenendosi però in forma con un preparator­e atletico di sua fiducia. È in Florida che deciderà il suo futuro che potrebbe a essere a tinte nerazzurre. Perché l’Inter gli ha fatto sapere che lo vorrebbe e a un certo punto, se non avrà certezze su Lukaku, Marotta si "cautelerà" con l’argentino, primo rinforzo per un attacco che nel frattempo magari avrà perso il Nino Maravilla e che poi sarà completato con Big Rom. I tifosi nerazzurri sognano in grande.

Capitolo Dybala: resta alla finestra l’Inter lo vorrebbe dipende da Lukaku

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IMAGES GETTY Henrikh Mkhitaryan e Hakan Calhanoglu durante la sfida di Coppa tra Roma e Inter
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