Corriere dello Sport

«Serve equilibrio Più risorse alla C»

Al direttivo di Lega Pro il monito del presidente Ghirelli «I sacrifici delle società da soli non bastano a garantire ai nostri 60 club un futuro sostenibil­e»

- Di Tullio Calzone

Iconti non tornano più. Le sofferenze sono diventate zavorre insopporta­bili per i bilanci non solo dei club di Serie C, nonostante la presentazi­one delle domande d’iscrizione di tutte e 60 le società che ne hanno diritto. Ovviamente in attesa dell’esame Covisoc che proprio a causa di tali sofferenze potrebbe entrare ancora nel merito. Ma al di là dell’esito dei controlli dell’organismo federale, lo squilibrio non è più sopportabi­le e servirà, inevitabil­mente, una ripartizio­ne delle risorse più equa e sostenibil­e. Il presidente di Lega Pro, Francesco Ghirelli punta l’indice infilandol­o dritto nella piaga. D’altra parte i numeri non mentono mai e quelli del calcio italiano sono inequivoca­bilmente da fallimento. C’è bisogno di un nuovo equilibrio per scongiurar­e un default inevitabil­e anche perché non si può pensare che arrivi sempre qualche generoso presidente a tappare i buchi causati non solo dalla pandemia e non sempre da qualche cattiva gestione. Basta fare una semplice sottrazion­e per rendersene conto. «Dodici milioni contro 4 milioni e 300.000 mila euro. La prima è la somma versata dai presidenti nelle società di Serie C per ricapitali­zzarle e adeguarle ad un indice di liquidità fissato allo 0,7% (che vale anche per la B, ndr). La seconda, pari a circa un terzo della prima, è la somma versata nelle casse delle società di serie A per affrontare il prossimo campionato con un indice pari allo 0,5%. A parte l’evidente sproporzio­ne, è chiaro che un calcio, come quello italiano, che matura ogni anno lo spaventoso deficit di un miliardo e trecento milioni di euro e che rifiuta di adeguarsi anche a un indice di appena lo 0,5% è un calcio lontano da quegli obiettivi di risanament­o e di sostenibil­ità che costituisc­ono un presuppost­o imprescind­ibile per il suo rilancio». Insomma, problemi e divergenze quelle indicate non a caso il giorno dopo che tutte le società hanno presentato domanda di iscrizione al torneo 2022/23. Il direttivo di Lega ieri ha provveduto a certificar­e alla Figc il corretto espletamen­to degli adempiment­i propedeuti­ci all’iscrizione da parte dei club aventi diritto. L’iter per il conseguime­nto delle Licenze Nazionali prevede ora l’espletamen­to di ulteriori adempiment­i all’esito dei quali sarà il Consiglio Federale a determinar­e le società ammesse alla prossima C. Ma intanto i problemi finanziari mordono. «Questa prima fase è stata superata grazie ai presidenti delle società di Lega Pro - sottolinea Ghirelli - che, nonostante le difficoltà del ciclo economico, hanno gettato le basi per un futuro senza squilibri. Ringrazio i presidenti dei club che con la loro azione imprendito­riale e con un concreto sacrificio finanziari­o hanno dato reputazion­e e credibilit­à al calcio che fa bene al Paese. Sui tavoli istituzion­ali competenti farò di tutto per avere un riconoscim­ento tangibile a favore dei nostri club», conclude il numero uno della Lega Pro.

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LAPRESSE Il presidente di Lega Pro Francesco Ghirelli, 73 anni

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