STRAND LARSEN SARTORI NON MOLLA
Il Bologna ha già ottenuto il sì del giovane norvegese e ha messo sul piatto 6 milioni più bonus. Ma il Groningen ne chiede 7,5 più due
Il metodo del ds rossoblù si può riassumere in tre regole: provarci sempre finché è possibile, non lasciarsi trascinare in giochi al rialzo e cercare i talenti in tutto il mondo
Chi conosce bene Giovanni Sartori sa due cose di fronte a un’operazione di mercato che gli interessa. La prima: fino a quando avrà una speranza di chiuderla non la mollerà, tirerà fuori mille strategie e stratagemmi pur di arrivare alla quadratura del cerchio, anche perché sul conto del calciatore interessato ci sono viaggi di almeno tre suoi osservatori di fiducia che nel corso di un certo periodo di tempo lo hanno visto e rivisto sia in casa che in trasferta. La seconda: non per questo si farà prendere per il collo dalla società che detiene il cartellino, certo, anche a costo di perderlo se i numeri chiesti sono da lui ritenuti troppo alti e di conseguenza ingiustificati. La terza: la ricerca del talento è globale e pensata in prospettiva, come provano i nomi a cui sta lavorando il Bologna. Fatta questa doverosa premessa, andiamo avanti con il discorso, che riguarda Jorgen Strand Larsen, 22 anni, attaccante norvegese del Groningen, che lo stesso Sartori è andato visionare, trovando come vicino di poltroncina allo stadio Silvio Pagliari, uno dei più bravi e conosciuti procuratori del nostro calcio. E che di sicuro rivedrà in quel nostro pensiero iniziale il modo di lavorare di Sartori, il Cobra di Lodi (la sua città), come è etichettato nel mondo del calcio.
TUTTA LA VERITA’ SU LARSEN.
Come potete capire, il nuovo direttore tecnico del Bologna vuole fortissimamente Strand Larsen, che rappresenta la sua prima scelta, ma per ora non riesce a chiuderlo, nonostante che abbia da un mese l’accordo con il calciatore, decisissimo a sbarcare a Casteldebole. E questo è di sicuro un punto fondamentale a suo vantaggio. Per il resto la verità è questa: il Bologna sta offrendo 6 milioni più 2 di bonus per il giovane norvegese, 14 gol in Eredivisie quest’anno, mentre il Groningen ne chiede 7,5 più 2. Ora, la distanza può essere poca o anche tanta a seconda di quello che uno può fare, il punto è che in qualche modo devi colmarla per arrivare a fare bingo. E Sartori da giorni ci sta provando con continuità, anche con l’aiuto dell’agente di Strand Larsen, che spinge (appunto) affinché la società olandese abbassi le proprie pretese economiche. E allora consentiteci di dire la nostra. Se Sartori ritiene che la cifra richiesta dal Groningen sia esagerata è legittimo che tiri il più possibile sul prezzo, ma se così non fosse prima di perderlo colmi la differenza, altrimenti finirebbe per commettere l’errore già commesso da Riccardo Bigon per Calvin Ramsay (e in passato anche da Pantaleo Corvino e Walter Sabatini). Che costando 1,5 milioni più di Denso Kasius fu abbandonato al suo destino un giorno prima delle firme per non infastidire e contrariare Joey Saputo e Claudio Fenucci, che poi lo hanno ugualmente scaricato. Ricordiamo che una settimana fa Ramsay è passato al Liverpool, con Klopp che sul suo conto ha detto, «abbiamo preso un grande prospetto». Tanti complimenti, non serve di sicuro un comico per poter fare una risata di poco gusto.
GLI OCCHI SU KALIMUENDO E MOFFI.
No, in attesa e con la speranza che per Strand Larsen possa esserci una svolta positiva, Sartori e Marco Di Vaio non stanno con le mani tra le mani. A esempio lunedì il responsabile dell’area tecnica rossoblù ha chiamato il procuratore di Amaud Kalimuendo, classe ‘2002, un attaccante di grande talento con caratteristiche differenti dal norvegese che ha segnato 12 gol nel Lens e il cui cartellino appartiene al Paris Saint Germain. Quale idea abbia nella testa Sartori non lo sappiamo, anche perché questo ragazzo per i numeri che ha potrebbe essere rilevato solo in prestito con diritto di riscatto, fatto sta che c’è stata una telefonata di interesse (riportata anche dall’Equipe) che deve essere per forza sottolineata. Un altro attaccante che piace al Bologna è Terem Moffi, nigeriano del Lorient, classe ‘99.
Decisivo l’aiuto del procuratore: vuole chiudere l’affare in Italia