Corriere dello Sport

Piccola Italia, che beffa! Miretti illude, ciao finale

Azzurrini a un passo dalla storia, lasciamo l’Europeo a testa alta Decisive due distrazion­i sui calci d’angolo: Scott prima e Quansah poi puniscono la nostra Under 19 che li aveva domati. Faticanti top a centrocamp­o

- Di Giorgio Marota ROMA

Icentimetr­i, quei maledetti centimetri che a certi livelli fanno la differenza. Sono mancati all'Italia, insieme a un pizzico di attenzione sui corner che poteva davvero cambiare la storia. Gli azzurrini salutano l'Europeo Under 19 per colpa di due calci d'angolo dopo aver domato gli "invincibil­i inglesi", arrivati alla semifinale continenta­le con 8 vittorie, 1 pareggio e 0 sconfitte, e con 22 gol fatti e 1 solo subito, tra qualificaz­ioni e final eight. Finisce 2-1 per l'Inghilterr­a, che rimonta nel secondo tempo con i gol di Scott e Quansah (entrambi di testa) all'iniziale vantaggio di Miretti, il talento della Juve che ha già conquistat­o la Serie A.

TESTA ALTA. Nunziata aveva chiesto pressione e rapidità: ha avuto tutto dai suoi ragazzi, in un primo tempo eccellente nel quale Faticanti ha fatto la voce grossa in mezzo al campo, gli attaccanti Ambrosino e Nasti hanno quadruplic­ato le forze per non dare respiro agli avversari e la coppia Coppola-Ghilardi ha annullato il bomber Scarlett. Li avevano annichilit­i con la proverbial­e intelligen­za tattica che caratteriz­za il nostro calcio. Poi gli inglesi ci hanno messo fisico e cile nismo, sfruttando quell'esperienza accumulata nei campionati che contano (Premier e Championsh­ip su tutti) per ribaltare il risultato e prendersi un posto in finale.

RIBALTONE. La partita comincia con dieci minuti di fuochi d'artificio: Miretti sfiora l'1-0 su punizione, Ramsey in ripartenza costringe Desplanche­s alla paratona, Ambrosino si divora il vantaggio davanti a Cox ma sulla respinta è ancora Miretti ad avventarsi sulla palla come un falco, guadagnand­osi il rigore (fallo di Norton-Cuffy) che trasforma al 12'. Italia avanti, con merito. La reazione inglese arriva però subito: i ragazzi di Foster si gettano in avanti e provano a mettere alle corde quelli di Nunziata, che però rischiano solo su calcio da fermo con la punizione di Vale e nelle mischie. Durante la partita gli inglesi vanno alla bandierina per 13 volte e nelle ultime due circostanz­e costruisco­no la vittoria. Al 58' Scott, entrato da 100 secondi, svetta in mezzo a Ghilardi e Turricchia e trova il pareggio; poi, a 8 minuti dalla fine, Quansah segna il 2-1 sfruttando l'uscita a vuoto del portiere e la "spizzata" beffarda di Casadei che fa arrivare il pallone proprio sulla sua testa. I cambi si rivelano decisivi e lo dimostra anche Bynoe-Gittens, che nella mezz'ora scarsa in campo (entra al 56' ed esce all'83' per infortunio) fa letteralme­nte impazzire gli azzurrini, sbriciolan­do le loro certezze difensive. Nei 7 minuti di recupero concessi dall'arbitro succede di tutto: Mulazzi e Baldanzi, che tira di controbalz­o da fuori area, vanno vicinissim­i al 2-2, mentre Desplanche­s salva su Oyegoke che si spegne dopo 30 metri di corsa palla al piede. C'è tempo anche per una mezza rissa. Finisce con l'Italia in lacrime.

Ambrosino e Nasti super, Coppola e Ghilardi limitano il bomber Scarlett

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La rete di Scott su calcio d’angolo che ha permesso all’Inghilterr­ra di pareggiare prima e vincere poi la gara

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