Sonego dà spettacolo, Giorgi subito fuori
Non di solo Campo Centrale si vive a Wimbledon, e così come accaduto nella partita più lunga della storia del tennis (Isner-Mahut, 2010) anche ieri è stato uno dei campi "minori" a far da cornice al match più emozionante della giornata. A vincerlo, dopo quattro ore di gioco e cinque set - (6)6-7, 6-3, 7-5, 4-6, 6-2 - è stato Lorenzo Sonego, opposto nell'occasione all'americano Kudla contro cui aveva perso due settimane fa al Queen's. Dopo aver sciupato due set point per poi cedere al tiebreak il primo set, Sonego ha saputo reagire trovando nel servizio e nella risposta i suoi alleati migliori e portandosi in vantaggio 2-1. Perso il quarto set, la testa di serie n.27 ha trovato subito il break in avvio di quinto set per poi bissare nell'ultimo game chiudendo il match alla prima occasione. Il piemontese giocherà ora il suo secondo turno contro il francese Gaston: è in vantaggio 2-0 negli scontri diretti e quest’anno l’ha già battuto a Sydney.
Saluta il torneo invece Lorenzo Musetti, al ritorno in campo dopo due settimane e sconfitto in tre set dall'americano Taylor Fritz, bravo a prendere le misure nel primo parziale e cinico nel chiudere i successivi due grazie ad altrettanti break.
Tra le donne, Jasmine Paolini è riuscita a strappare un set alla due volte vincitrice di Wimbledon Petra Kvitova, arrivata a Londra fresca di titolo a Eastbourne: tutt'altro che carente con la prima di servizio, l'italiana ha pagato caro la leggerezza della sua seconda su cui le ceca ha saputo avventarsi con sempre maggior convinzione finendo col fiaccarne ogni velleità di rimonta. Ma che spavento per Kvitova: «Che sollievo - ha dichiarato infatti nel dopo partita - non ho servito affatto bene, c'era molto vento e il match è stato davvero difficile. Alla fine sono felice di aver trovato il modo di vincerla anche se nemmeno io so come ho fatto».
Amara invece l'eliminazione di Camila Giorgi per mano della polacca Frech. Perso il primo set al tiebreak dopo un'ora e venti di gioco, Giorgi ha ceduto in appena 25' il secondo parziale vanificando così i suoi buoni risultati recenti e le aspettative con cui era arrivata all’appuntamento con lo Slam sull’erba.