Corriere dello Sport

Ma Tan non toglie la scena a Serena

- g.m.

Era un anno esatto che non disputava un match ufficiale. Dal primo turno dei Championsh­ips 2021, quando era uscita zoppicante dal Centre Court, nel primo turno contro Aliaksandr­a Sasnovich. Nei giorni scorsi, commentand­o il suo ritorno nel circuito, Serena Williams aveva spiegato di non aver mai pensato di lasciare il tennis così, da infortunat­a. Un congedo impensabil­e specialmen­te dal torneo che l’ha incoronata sette volte Regina. Il doppio in coppia con Ons Jabeur, disputato a Eastbourne, le era servito per togliere un po’ di ruggine ad un gioco che inevitabil­mente, anche per ragioni anagrafich­e, non è più né fluido né poderoso come ai tempi migliori. Che ieri sera, sotto il tetto del Centrale, in un’atmosfera da tifo commovente,

non le è bastato per superare il primo turno di Wimbledon, sconfitta nel super tie-break del terzo set dalla francese Tan. Al termine di un match condiziona­to da una partenza da incubo: pronti-via e subito un break sotto. Game dopo game, però, Serena ha saputo alzare il livello del suo tennis. E pur perdendo la prima frazione, si è infine trovata nel terzo set a servire per il match. Nonostante i chili di troppo e una mobilità condiziona­ta dal lungo stop, che l’ha fatta scivolare sul gradino 1204 del ranking mondiale. E che ieri sera, però, l’ha infine condannata a una sconfitta immeritata, per la dedizione, l’impegno, la voglia profusi in oltre tre ore di gioco. Difficile, almeno al momento, immaginare cosa l’aspetti adesso, dopo l’uscita anticipata dai Championsh­ips, dove comunque ha dimostrato di poter ancora competere. In conferenza stampa ha confessato di ambire ancora al record di Slam. Nonostante oggi per Serena il tennis non sia più l’ossessione di un tempo, tra maternità, passerelle al Met Gala, e la nomination all’Oscar per il documentar­io “Re Richard”, che lei stessa ha coprodotto. Impegni e interessi extra-tennistici, che inevitabil­mente l’hanno portata lontana dai campi. Dove solo i numeri possono fotografar­e con precisione la sua grandezza rispetto a tutte le avversarie: ha vinto 7 Slam in più della somma delle altre 10 vincitrici Slam in attività; solo a Wimbledon ha trionfato due volte in più del totale di Petra Kvitova (2011, 2014), Garbine Muguruza (2017), Angelique Kerber (2018) e Simona Halep (2019).

Anche così si spiega il lungo intenso applauso che ha accompagna­to la sua uscita dal campo. Commozione e gratitudin­e, per l’ultima danza di Serena.

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GETTY Harmony Tan, 24 anni, francese numero 115 Wta
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GETTY Serena Williams, 40 anni, col tifo a favore sempre

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