Corriere dello Sport

Espargarò dà forma al sogno

- Di Gianmaria Rosati ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Se c’è una casa che passerà queste vacanze con il morale alle stelle, quella è Aprilia. Le ragioni sono molteplici, e la seconda piazza in campionato di Aleix Espargarò è forse solo la punta dell’iceberg. In questo 2022 infatti la casa di Noale ha definitiva­mente svestito i panni del brutto anatroccol­o, diventando forse il cigno più bello del lago: la RS – GP d’altronde si è mostrata veloce in tutti i circuiti finora incontrati, consentend­o ad Aleix Espargarò e Maverick Viňales di essere sempre efficaci. Quest’ultimo rappresent­a un’altra scommessa vinta da Aprilia, come conferma il podio ottenuto ad Assen, un passo di un’importanza enorme nel cammino di adattament­o alla moto dello spagnolo.

Chi però sta veramente regalando un sogno a Massimo Rivola ed a tutta la casa è Aleix, avvolto da uno stato di grazia davvero incredibil­e, e tornato sulla cresta dell’onda grazie alla sensaziona­le rimonta messa in piedi in Olanda: dopo qualche gara ottima ma comunque insufficie­nte a recuperare punti nei confronti di Quartararo infatti lo spagnolo è riuscito nel suo principale intento, portandosi a sole 21 lunghezze dal rivale. Il mero recupero in termini di punti comunque non rende giustizia alla corsa di Espargarò, proprietar­io di un passo incredibil­e, con il quale avrebbe – il condiziona­le è d’obbligo vista la gara “in gestione” di Bagnaia – potuto vincere, replicando quanto fatto in Argentina, quando ha regalato appunto ad Aprilia il primo storico successo.

«Meglio Assen dell’Argentina? No, lì mi hanno dato 25 punti», ha scherzato Aleix nel post gara, ma la verità è che la velocità messa in mostra dallo spagnolo è stata forse superiore di quella di Termas de Rio Hondo, il che vale come un’enorme ricarica in termini di umore per lui e per tutta Aprilia, che ora può davvero credere nel titolo.

Chi invece mastica amaro è Yamaha, che pur essendo ancora in vetta al mondiale non riesce proprio a mandare giù il long lap penalty – da scontare a Silverston­e – inflitto a Quartararo dopo i fatti di Assen. Dopo lo stesso francese e Maio Meregalli, team director, infatti anche il Team Principal Lin Jarvis ha voluto dire la sua, non risparmian­do critiche all’ormai celeberrim­o Stewards Panel. «Yamaha e tutto il team si sono sempre battuti per la correttezz­a e la sportività in MotoGP – il commento Jarvis, apparso in una nota ufficiale del team – di conseguenz­a siamo delusi nel vedere l'ineguaglia­nza con cui sono state applicate le penalità».

Il recupero pazzesco di Assen lo ha portato a 21 punti dal leader Quartararo

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ANSA Aleix Espargaró, 32 anni, incrocia le dita per il titolo

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