Bentornato Setterosa Settebello, tocca a te
Giustini (6 gol) trascina l’Italia Oggi gli uomini nei quarti contro l’Ungheria padrona di casa (19)
Le ragazze allenate da Silipo continuano la corsa: travolta la Francia domani con gli Usa si gioca per la finale
ITALIA 17 FRANCIA 7
(3-2, 4-1, 6-1, 4-3)
ITALIA: Teani, Tabani 2, Marletta 2, Avegno 3, Queirolo, Giustini 6, Picozzi 1, Bianconi 1, Emmolo 1, Palmieri, Galardi, Viacava 1, Banchelli. Coach: Silipo.
FRANCIA: Vidal, Millot 1, Fitaire, Bouloukbachi, Guillet 4, Benlekbir, Dhalluin, Battu, Vernoux 2, Bahia, Radosavljevic, Daule, Collas. Coach: Bugeaud.
Arbitri: Painchaiud (CAN) Savinovic (CRO).
Note: Superiorità numeriche: Francia 0/5 +1 rigore , Italia 5/9.
di Giorgio Burreddu
In un attimo è stato tutto chiaro: le francesi non ci prendono più, andiamo noi in semifinale. Lucido e forte, questo Setterosa delle meraviglie va a giocarsi il tutto per tutto con gli Usa (le statunitensi hanno messo ko la Spagna). E fa niente se il pronostico è tutto dalla parte delle avversarie, intanto l’Italia si gode il successo sulla Francia. Netto, senza appello, scritto nel 17-7 finale. E soprattutto negli occhi di queste ragazze che a Budapest stanno inseguendo la gloria. Vedi Giustini, 6 gol e una quantità infinita di bel gioco. La gara cambia volto nel secondo periodo, quando Avegno dal lato corto, in superiorità numerica realizza il 4-3. Lo scatto azzurro è totale. Nella testa ancora prima che nelle braccia. E’ ancora Avegno a segnare il primo break con un tiro a schizzo che vale il 5-3.
SHOW. Da qui in poi è show Italia: Bianconi battezza il palo e poi Giustini firma la quaterna personale che vale il 7-3. Solo Guillet, dall’altra parte, interrompe il lungo break azzurro di 10 gol a zero. La francesi provano a racimolare le idee, cercando di rimediare ai guai, ma il parziale è ormai troppo largo e, insomma, non ci prendono più. «Siamo tra le prime quattro al mondo», dice con il sorriso Carlo Silipo. Il coach di questa spedizione è uno dei segreti. Il Setterosa, adesso, dovrà giocare da bulldozer. Certo, le cose da limare ci sono. Ne elenca alcune lo stesso Silipo: «Non mi è piaciuto molto l'approccio alla gara. Così come non mi sono piaciute la fase difensiva e alcune soluzioni individuali, troppo affrettate in attacco. Dobbiamo cambiare passo se vogliamo arrivare alla finale. Bisogna giocare da squadra». La Giustini parla di «emozione» perché «sono in semifinale al mio primo mondiale». E ha ragione quando dice: «Questo è un segnale per le nostre avversarie».
SETTEBELLO. E oggi tocca al Settebello di Sandro Campagna contro l’Ungheria padrona di casa. Gli azzurri dovranno trovare il gioco migliore. Dopo aver battuto senza grandi difficoltà l’Australia agli ottavi, i quarti di Budapest rappresentano un confine. Oltre, per i campioni del mondo in carica, c’è qualcosa di enorme: la possibilità di continuare la strada verso la riconferma del titolo. «Adesso ci aspetta un quarto di finale eccezionale, che rappresenta per tutti, dallo staff ai giocatori, una grande emozione e un'opportunità di crescita unica in una piscina storica», dice Campagna. Ne ha visti e vinti di Mondiali, Campagna. Sa come caricare il gruppo. E, dice lui, per questo quarto di finale, «sarà bello giocarlo e sarebbe bello soprattutto vincerlo».