Marotta replica «Nuova Inter più ambiziosa»
Gli stop sul mercato non tolgono fiducia «Una squadra aggressiva, con tanta voglia di conquistare trofei La fede dei tifosi ci dà forza»
Apochi giorni dal mancato acquisto di Bremer, finito ai rivali della Juventus, Beppe Marotta ha voluto ribadire che l'Inter punta comunque a disputare una grande stagione, «nella quale dobbiamo recitare un ruolo da protagonisti ed essere competitivi indipendentemente dal mercato che faranno le altre».
L'ad nerazzurro ha parlato a Dazn concentrando la sua attenzione su Skriniar, il top player che la dirigenza ha intenzione di trattenere dopo la beffa subita con il brasiliano del Torino. Lo slovacco però non può essere dichiarato incedibile complici le “leggi” di mercato. «Sul tema Skriniar - ha sottolineato Marotta - abbiamo avuto un incontro con i tifosi e ne siamo usciti rafforzati. Ho colto tanta passione, la loro e delle decine di migliaia di abbonati: la fede nei nostri colori per loro è come un dogma. Non hanno protestato, hanno solo chiesto chiarimenti. Noi abbiamo da una parte l’obbligo di allestire una squadra competitiva, dall’altra il dovere di guardare a un equilibrio economico-finanziario». Chiaro il riferimento al settlement agreement che l'Inter, come altre squadre, ha firmato con l'Uefa: dovrà rispettare certi parametri entro il 2023 e così ogni stagione fino al 2025, quando le nuove norme saranno già in vigore. Poi, più specifico, su Skriniar: «Milan è un giocatore fortissimo che non necessariamente dev’essere messo sul mercato. Abbiamo avuto dei contatti nelle settimane precedenti, quindi una richiesta (del Psg; rifiutata, ndr), dopodiché tutto sarà valutato. I tifosi devono stare tranquilli: la squadra sarà competitiva per il rispetto della fiducia che la nostra gente ci hanno dato. Mi aspetto una stagione aggressiva, ricca di determinazione, ambizioni, coraggio e di voglia di conquistare trofei. Se ci siamo rinforzati più delle altre? Difficile dirlo. Puoi credere di aver allestito una squadra forte, ma devi fare i conti con gli altri. E comunque le valutazioni si fanno a fine mercato...».
BREMER E DYBALA. L'amministratore delegato dell'Inter ha poi spiegato quello che è successo nella trattativa con Bremer, adesso alla Juve, e in quella con Dybala, finito alla Roma: «Dybala è un ragazzo serio e un professionista eccezionale. Noi eravamo e siamo a posto in attacco perché abbiamo elementi di grande valore. Per lui non c'era spazio non perché non sia bravo, ma perché non c'era la necessità di inserire una punta in più nel nostro organico. Tutto in questa vicenda è stato strumentalizzato e così si rischia di fare brutta figura, ma non è così. Alla Roma lo vedo bene: è una piazza ideale per lui, per sentirsi leader. Gli auguro tutto il bene possibile». Capitolo Bremer: «Ausilio da mesi ci lavorava e Bremer è un grande giocatore. I nostri condizionamenti legati a equilibri economico-finanziari non ci hanno permesso di arrivare a una conclusione positiva, ma abbiamo fatto la nostra corsa. Quando ci sono offerte sicuramente molto distanti dalla nostra (quella della Juventus, 41 milioni più 8 di bonus, contro i 30 più 5 di bonus proposti dall’Inter; il prestito di Casadei era a parte, ndr), è giusto che il venditore faccia la sua scelta così come il calciatore». Finale su Lukaku: «Grande operazione che abbiamo concluso grazie al lavoro di Ausilio e Baccin, due professionisti eccezionali. Romelu è voluto tornare in un club dove ha tanti amici. L'ho ritrovato ancora più leader e motivato rispetto alla sua prima esperienza qui all'Inter. Non vuole perdere neppure le partitelle in allenamento...».
«Lukaku grande operazione Da mesi Ausilio era al lavoro su Bremer Purtroppo siamo stati frenati dagli equilibri economici»
«Non è detto che Skriniar vada via State tranquilli, valuteremo tutto»