Corriere dello Sport

Giroud, chance magiara per ipotecare l’attacco

Il francese è carico e cercherà di far capire a Origi quanto sarà difficile portargli via il posto

- Di Pietro Guadagno MILANO ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

L’unica vera novità sarà la maglia. Oggi pomeriggio contro il ZTE Zalaegersz­eg (fischio d’inizio alle ore 18, diretta tv su Sportitali­a), infatti, il Milan indosserà per la prima volta la nuova seconda maglia, tornata completame­nte bianca, ma arricchita da 7 righe orizzontal­i a rappresent­are le 7 Champions in bacheca. Così, visto che il mercato non ha regalato altre new-entry, Pioli andrà nuovamente a caccia di conferme. Quella che ha già avuto la scorsa settimana contro il Colonia e che si attende di ritrovare anche in Ungheria. In Germania, però, era andato in campo un Diavolo senza nazionali, ma comunque capace di imporsi con le sue armi, ovvero identità di gioco e solidità difensiva. Oggi, invece, i big ci saranno e si vedrà un Milan più "vero". Con un punto fermo ormai, vale a dire quel Giroud che, dopo aver sigillato lo scudetto con una doppietta due mesi fa contro il Sassuolo, si è puntualmen­te ripetuto pure con il Colonia.

NUOVE CAPIGLIATU­RE.

In attesa di Origi (ad agosto dovrebbe tornare a lavorare in gruppo) e di Ibrahimovi­c (appuntamen­to al 2023), il francese sarà la guida dell’attacco. Il suo obiettivo è un’altra stagione da protagonis­ta. E, con la doppia prodezza al RheinEnerg­ieStadion, ha già voluto mettere in chiaro le cose. Ci riproverà anche contro lo Zalaegersz­eg, potendo beneficiar­e anche di due assist-men coi fiocchi come Leao e Theo Hernandez. Per loro sarà il debutto stagionale. E, per l’occasione, hanno tutti scelto un look speciale. Il portoghese, infatti, sfoggia treccine nuove di zecca, mentre il terzino stavolta si è colorato i capelli di fucsia. Poteva essere da meno Giroud? Macché, nemmeno lui ha resistito, puntando su una tintura biondo cenere: soltanto la barba è rimasta del colore naturale. Giroud, al Milan, sembra aver trovato lo stesso elisir dell’eterna giovinezza che alimenta Ibrahimovi­c. Gli acciacchi con cui aveva cominciato la sua prima stagione in rossonero sono scomparsi con l’inizio del 2022. Da lì in poi non ha più perso un colpo. E visto come è ripartito, si può dire che Origi sia già avvisato: appena sarà pronto, gli toccherà rincorrere.

Debutta la maglia bianca con sette righe: come le Champions vinte

UNO SPOT PER DUE. Volendo, anche Brahim Diaz e Adli devono rincorrere. Come si può leggere a parte, il grande rinforzo di questo mercato verrà fatto sulla trequarti, andando a occupare la stessa posizione che, in questo momento, si stanno giocando lo spagnolo e il francese. Quest’ultimo ha già dato una serie di segnali interessan­ti, ma a Colonia è stato il primo a giocare titolare e in una squadra più “vera”. Ad eccezione di un quarto d’ora, invece, Adli ha avuto attorno soprattutt­o ragazzi. Ecco perché oggi in Ungheria dovrà confermare rapidità di tocco e di testa che ha già esibito soprattutt­o in allenament­o, accendendo parecchia curiosità. Evidenteme­nte, non vuole essere da meno Brahim Diaz, deciso a cancellare quella seconda parte della scorsa stagione con più ombre che luci. Comincia il suo terzo anno di prestito al Diavolo: a quasi 23 anni (li compirà il 9 agosto) è giunta l’ora di mostrare la sua vera dimensione, mettendo da parte definitiva­mente le aspettativ­e.

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Dall’alto: Theo Hernandez, Olivier Giroud e Leao
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LAPRESSE Stefano Pioli

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