Assist di Frabotta e Gonzalez fa vincere il Lecce
Una rete di Gonzalez, un Primavera, regala al Lecce la vittoria nell’amichevole di Francavilla, con i due bomber Colombo e Ceesay rimasti all’asciutto. Ma i due allenatori possono ritenersi soddisfatti perché dopo un primo tempo da dormiveglia fatto da tic toc, si è vista una ripresa vivace e combattuta con i padroni di casa che hanno tentato di pareggiare il conto.
Alla quarta uscita stagionale il Lecce ha affrontato la Virtus al primo collaudo dopo dieci giorni di lavoro e Baroni ha proposto quella che per nove undicesimi potrebbe essere la formazione tipo. Dentro subito Falcone in porta, Baschirotto e Frabotta esterni difensivi, Askildsen a centro campo e Colombo in attacco. Ma la squadra di casa che con uno schieramento prudente pur se non prettamente difensivo, ha spezzato il fraseggio giallorosso proposto con ordine ma con un ritmo troppo blando, che consentiva ai locali di prevenire o stroncare ogni accenno di attacco.
Naturalmente nei primi 45’ è stato il Lecce a fare la partita, con Falcone spettatore, ma si è dovuto attendere il 37’ per registrare il primo tiro nello specchio della porta della Virtus, autore Baschirotto: Avella, con una prodezza, ha sventato da due passi.
Sul piano individale, comunque, Baschirotto e Fra
botta si sono mossi inserendosi spesso e l’ex juventino lo ha fatto con grinta; Askildsen ha dato qualche ottimo suggerimento come al 7’ quando ha ispirato Colombo, che ha concluso alto. Quanto all’ex milanista tanta corsa ma i tre attaccanti sono apparsi troppo distanti e raramente son riusciti a concludere. Nella ripresa Ceesay al posto di Colombo in attacco e Gonzalez di Adelskin. A sua volta Calabro ha inserito i veloci Perez ed Ekuban; la Virtus si è impegnata in attacchi che hanno concesso varchi al Lecce: in uno di questi si è inserito al quarto d’ora Frabotta il cui assist ha trovato pronto Gonzalez. La partita ha ritrovato vigore con ritmi intensi con tante azioni da gol create ma sprecate e la Virtus che impegnava la difesa salentina con alcune insidiose incursioni, poi è stato Roderiguez a mordersi le mani per una traversa colpita.
Baroni propone una formazione molto vicina a quella tipo