Corriere dello Sport

Biraghi: È la Viola più completa degli ultimi anni

- Di Ilaria Masini MOENA

«Qesta è la Fiorentina più completa degli ultimi anni, grazie agli innesti che ci ha messo subito a disposizio­ne la società». Il capitano Cristiano Biraghi parla in modo entusiasta della preparazio­ne estiva della formazione viola, ma le sue dichiarazi­oni dilagano anche quando si sofferma sul suo contratto e sull’eventuale futuro lontano da Firenze di Milenkovic.

FINO ALLA FINE. Biraghi ha un contratto che lo lega alla Fiorentina fino a giugno 2024 e riguardo al suo futuro dice: «Io sono qua, l’ho già detto a chi di dovere. E’ normale che i matrimoni si facciano in due, ma ho un grande rapporto con i direttori Pradè e Barone e pure con Rocco Commisso. Ho già dato la massima disponibil­ità per trovare la soluzione per rimanere qua fin quando mi vorranno. Andare all’Inter per me era un sogno, una rivalsa. Sono tornato qui, non vado cercando niente di diverso da questo e non sarebbe certo un problema chiudere qui la mia carriera».

IL CODICE. Poi sulla situazione di mercato che attualment­e riguarda Milenkovic, fra i più corteggiat­i in assoluto, Biraghi fa un raffronto con la situazione di Vlahovic lo scorso gennaio e spiega: «Tutto regolare, il mercato non entra nello spogliatoi­o. Come quando è successo di Dusan, che fuori c’era un gran casino…ma nello spogliatoi­o noi abbiamo una regola, un codice e chi non lo rispetta lo mettiamo fuori noi. Dusan ha dato tutto fino all’ultimo giorno. Nikola sta facendo lo stesso, si sta allenando al 100%, ci mette tutto, la fascia contro il Trento se l’è meritata perché è qui da tanti anni. Se poi domani andrà via gli faremo gli auguri».

«Sarei felice di chiudere qui la mia carriera. L’ho già detto alla società»

IL RITIRO. Tornando alla preparazio­ne in Trentino, Biraghi continua:

«Tutti sono entrati subito nei meccanismi, noi nazionali siamo già presenti al completo. È stato un ritiro intenso in cui c’è da mettere tanta benzina perché poi non c’è quasi il tempo di allenarsi fino al Mondiale. Tutti vogliamo migliorare il più possibile come ci chiede l’allenatore. Io personalme­nte sono contento del mio percorso dallo scorso anno. Devo ringraziar­e l’allenatore per il lavoro e la parte tattica che ci ha trasmesso. Adesso serve salire di mentalità. Ci stiamo lavorando, è un lato importante anche per la Conference, competizio­ne che vogliamo onorare di pari passo con il campionato. La città poi è abituata pure a palcosceni­ci superiori e vogliamo portarla anche un po’ più in alto. Chi non ha giocato in Europa sarà emozionato. E’ una novità e sarà un bello spettacolo per Firenze. Sono convinto che non sia facile confermars­i nella prossima stagione ma ce la metteremo tutta. Con i concetti già assimilati dall’allenatore penso che potremo fare bene».

DODO. Infine una battuta sul neo-acquisto: «Ci ho giocato contro, è un bel giocatore. E’ un acquisto importante, forte. E’ fermo da un po’, si dovrà mettere in condizione. E’ giovane ma già esperto, l’esperienza in Europa serve e sono sicuro che ci darà un apporto molto importante».

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MOSCA Jack Bonaventur­a, 34 anni e Vincenzo Italiano, 44 anni

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