Cambiaso: «È Bologna il posto giusto per me. La Juve? C’è tempo»
«Ho fatto poco per mostrare quanto valgo, è arrivata l’occasione giusta. Io voglio affermarmi»
Inseguito, corteggiato, preteso, voluto. E finalmente, eccolo qui: Andrea Cambiaso si presenta. «Sono nel posto giusto. Sono qui per dimostrare il mio valore perché ho fatto ancora poco. Voglio affermarmi». Poco o tanto, Cambiaso è stato per lunghe settimane il giocatore più conteso della Serie A. Lo voleva l’Inter. Alla fine lo ha preso la Juve. A Torino, Andrea ha passato giusto mezza giornata, poi si è trasferito sotto le due torri. «Con Allegri ho fatto solo una chiacchierata veloce. Il mio pensiero già alla Juve? No, vedremo, c’è tempo. Adesso sono felice di essere a Bologna». La formula del prestito secco («Operazione insolita, ha prevalso l’aspetto tecnico», dice il ds Di Vaio) ha permesso al club rossoblù di accaparrarsi il gioiello dell’Italia che verrà. Cambiaso è in rampa di lancio per ogni cosa: il campionato, e magari persino la Nazionale maggiore. «E’ ovvio, il mio obiettivo è la convocazione. Un traguardo è stato raggiunto con l’Under 21, ma l’asticella si alza, bisogna fare così. Non è facile, la concorrenza è tanta. Ma con la maglia del Bologna voglio fare del mio meglio per raggiungere tutti gli obiettivi».
ATTACCO. La duttilità è il suo credo. «E’ una cosa che mi accompagna da quando ero piccino, facevo la mezzala, poi mi sono spostato esterno. Posso giocare a sinistra, ma anche a destra, entrare dentro al campo e dare una mano». Assaggi di Cambiaso si sono visti contro il Castiglione. Sarà anche calcio d’estate, ma la gamba c’è, e il cross che Andrea aveva servito per la testa di De Silvestri aveva incantato tutti. Ci sono anche ragioni sentimentali, che arrivano da dentro: «Preferisco attaccare che difendere, ma se non difendi in Italia fai fatica a giocare. Però so che i miei gol possono aiutare la squadra». Domani, contro l’Az, si comincerà a fare sul serio. Toccherà anche a Cambiaso dare il suo contributo. «Migliorare si può sempre. Adesso il mio obiettivo è migliorare rispetto all’anno scorso, superare il numero di gol e di assist. Penso di poterlo fare. E’ la piazza giusta per me». Con il Genoa, alla prima stagione in Serie A, Cambiaso ha messo insieme 26 presenze e 1 gol. Ma non è stata un’annata facile, né per lui né per i suoi compagni. «Tante complicazioni, tre allenatori in un anno. Queste non sono cose normali. E’ stata una stagione difficile. Ma sono sereno, lo ero anche quando si parlava di me all’Inter o alla Juve. Non ho vissuto la cosa ansia. Il futuro lo vedremo. Sono sereno, e sono qui a Bologna».
«Obiettivo immediato è fare più gol e più assist della passata stagione»
IDOLI. Nel gruppo si è già inserito bene. Perché, assicura Andrea, 22 anni, «questo è un gruppo sano, forte, sono tutti ragazzi seri e i più vecchi trascinano i giovani. Anche questo mi fa pensare di aver fatto la scelta giusta». E’ nato a Genoa, nel quartiere Sampierdarena, covo della Samp. Lui però è rossoblù. «Anche mio papà, mio nonno. La passione mi è stata tramandata da loro». Timido («Introverso, sì, ma giocare coi grandi mi ha sempre fatto bene»), adesso Cambiaso vuole fare il salto di qualità. «Da piccolo facevo più la mezzala o il trequartista. Ricordo con grande ammirazione i gol di Dybala al Palermo. Poi nel corso della mia carriera sono passato a giocare terzino e mi ispiro molto a Cancelo, poiché riesce a giocare su entrambe le fasce e ha grandissima qualità». Ha parlato anche con Vignato, che conosce grazie all’Under21. «Emanuel è un ragazzo molto serio, mi ha raccontato della città, del club, sono contento di essere qui». In attesa di parlare con Sinisa Mihajlovic. «Ancora personalmente non l'ho incontrato, abbiamo fatto delle riunioni di squadra. Però spero di conoscerlo presto. Sono qui per dare il massimo».