Corriere dello Sport

Verstappen non ci sta: «Giù le mani da Spa»

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Max Verstappen, 24 anni, campione in carica GETTY

Trema il circuito di Spa, fortemente a rischio per il calendario del 2023, e Max Verstappen che lo ha sempre vissuto come la pista di casa (tantissimi tifosi orange, e il GP d’Olanda è rientrato nel giro solo lo scorso anno) si spende nella sua difesa, mettendo piuttosto in discussion­e il numero sempre crescente di circuiti cittadini che ospitano la Formula 1.

PATRIMONIO. In realtà il tracciato delle Ardenne dovrebbe essere un patrimonio di tutti gli appassiona­ti di motori, non tanto per la storia che si porta dietro - nessuno vuol fermare il

tempo, né opporsi alle novità - ma per essere, indubitabi­lmente, il più bello e probante che il Mondiale propone.

TRISTE. «E’ triste che Spa rischi di uscire - ha detto Verstappen -. E’ il mio tracciato preferito, una pista fantastica, iconica. Capisco che comporti qualche problema di traffico per essere raggiunto, ma non voglio ritrovarmi tra qualche anno a correre solo su circuiti cittadini realizzati sul gusto dei fan. Capisco che si voglia fare più soldi, ma c’è un limite a tutto». In effetti il numero dei circuiti cittadini sta rapidament­e aumentando: a parte piste belle come Montreal, Melbourne, Imola, o storiche come Montecarlo, la Formula 1 passa anche a Baku, Jeddah, Singapore, Città del Messico, Miami e dal prossimo anno Las Vegas. Con Spa-Francorcha­mps e Le Castellet (difeso in questo week end dal francese Ocon) rischiano anche Monaco e la stessa Monza, se non verranno effettuate le migliorie struttural­i previste dopo la prossima edizione (11 settembre) e da ultimare prima di quella successiva.

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