Corriere dello Sport

Ma Aurelio non è un pirla

- Il punto d’incontro quotidiano tra un grande giornalist­a e i lettori del Corriere dello Sport-Stadio Scrivete a di Italo Cucci

Caro Post, caro Cucci, il Napoli rifà il look, con questo mercato, perché vi sono state partenze e addii importanti, come quelle di Insigne, Mertens ed ultimo Koulibaly, ma vi sono anche arrivi che se da una parte comportera­nno una trasformaz­ione piuttosto profonda nell’assetto della squadra, dall’altra dovranno consentire di non snaturare il gioco secondo le idee collaudate di Spalletti. Kvaratskhe­lia e il difensore di fascia sinistra Olivera promettono buone novità sugli esterni, e inoltre l’arrivo di Ostigard e quelli che si profilano di Kim, e/o, di Solbakken, in alternativ­a, forse, con quello di Simeone, potranno dire che il reparto difensivo, da una parte, si dota di buoni elementi sia in chiave di marcatura che di impostazio­ne, per una difesa abbastanza ben registrata, e, dall’altra, il reparto offensivo svolta verso un probabile tridente… Raffaele Sgueglia, Vitulazio (CE)

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Con il Napoli mi sta succedendo qualcosa di nuovo: forse meritandom­i l’accusa di essere un cortigiano di De Laurentiis non aderisco alla campagna degli scandalizz­ati per chi se ne va - nomi altisonant­i - e per chi arriva - i soliti ignoti - secondo un modulo polemico vecchio come il cucco. Io confesso spesso di non conoscere certi giocatori ingaggiati chissà dove e in altri tempi avrei parlato del festival degli sconosciut­i. Mi hanno messo sulla diritta via tutti i sapientoni che si fingono esperti del calcio internazio­nale e in realtà conoscono solo quattro (non quarantaqu­attro) gatti famosi in fila per tre col resto di uno. La corsa ai vip ha fatto salire alle stelle le quotazioni di bravi calciatori spacciati per crack, e cito il caso Bremer che in altri tempi avrebbe fatto pensare all’ennesimo discreto (silenzioso) aiutino degli Agnelli al Toro inguaiato. post@corsport.it italocu39@me.com

Il Napoli cambia vorticosam­ente le pedine più importanti e si dà un assetto nuovo Scelte azzardate? Bisogna fidarsi di Giuntoli e Spalletti. Soprattutt­o… Così, quando prendo nota che il Napoli va a pescare nel Mare Ignoto mi convinco che abbia segugi profession­ali, talent scout efficaci e chi ne coordina le scoperte. E ho ripensato a Zamparini non per le vittime panchinare ma per le rivelazion­i offerte al campionato da una cosiddetta piazza secondaria; e mi limito a parlare di Cavani e Dybala, i due campioni che mi hanno conquistat­o dopo aver fatto di Palermo una capitale. Non conosco Giuntoli, peraltro stimato, ma conosco Spalletti e il presidente del quale vorrei dire, alla maniera di Mourinho: “Aurelio non è un pirla”.

PRIMO APPLAUSO Dybala gol? È un sogno d’estate…

Caro Cucci, le scrivo per rimarcare delle ‘montature’ ad hoc solo per personaggi che portano ad immancabil­i ritorni. Mi spiego: Dybala ha segnato un gol in partitella! Mamma mia! Ma è cosa da evidenziar­e? Ma ha segnato il gol scudetto? Anche io, che ero una pippa di difensore, segnavo (anche molti gol) in partitella, ma non per questo

mi esaltavo o mi osannavano! Purtroppo siamo arrivati agli sgoccioli del calcio che riguarda i VERI calciatori (oggi cosa avreste dovuto scrivere di Riva, Corso, Mazzola, Rivera, ecc… ecc…). Purtroppo (e lo capisco) pur di compiacere i tifosi si raccontere­bbero anche le minime storie private deicalciat­ori: cosa bevono, cosa mangiano, che shampoo usano…

Luciano Spaziani Testa, Frosinone - iCloud.

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E le gnocche che esibiscono, dove le mette? Abbia pazienza, è estate. “Tornerà un altro inverno / cadranno mille petali di rose / la neve coprirà tutte le cose / e il cuore un po’ di pace troverà…”. Così cantava Bruno Martino al “Savioli” mentre la Roma, allo stadio, faceva gol al Riccione e i vacanzieri romanisti esultavano…

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GETTY Paulo Dybala

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