Da Graca-Compagnon da grandi Di Maria e Paul già da leader
TORINO - Per ora ci pensano i giovani, ma Di Maria e Pogba già incantano. Ecco il responso dei novanta minuti di Las Vegas contro il Chivas: 2-0 con gol di Da Graca e Compagnon, due ragazzi della Under 23, e tanti spunti che permettono di pensare in grande. Perché i protagonisti sono i più attesi, i due campioni arrivati per riaccendere la Juve e riportarla al vertice. Il Fideo, in particolare, ha confermato di essere un giocatore di qualità superiore e che il club bianconero ha fatto bene a volerlo a tutti i costi e ad inseguirlo senza sosta per quaranta giorni fino a portarlo a Torino. Il clima sarà ancora amichevole, certo, ma Angel ha immediatamente fatto capire di poter diventare un fattore determinante con le sue caratteristiche. Dribbling, velocità, fraseggio corto e assist partendo da destra, con licenza di accentrarsi e di inventare alle soglie dell’area avversaria. Contro i messicani era lui il faro del tridente, completato per l’occasione da Da Graca al centro e da Kean a sinistra. Il terzetto vero avrà altri protagonisti accanto all’argentino: Vlahovic in mezzo - ieri rimasto a riposo dopo i carichi di lavoro della prima fase di ritiro, insieme a Bonucci e McKennie - e, a sinistra, Chiesa, quando tornerà, o nel frattempo un innesto dal mercato. Anche se un convincente Kean si candida. Di Maria è sembrato uno che in gruppo c’è già da tempo, non di essere appena arrivato, tanto naturale è apparso il suo inserimento nel contesto juventino. L’asse di destra con Cuadrado alle sue spalle (o Danilo, per una soluzione più coperta) promette davvero bene. Così come il feeling con Pogba, subito eviden
Il Fideo ha subito confermato di essere campione di un’altra categoria
te. Il Fideo e il Polpo si cercano e (praticamente sempre) si trovano. Anche in questo caso, il meglio deve ancora venire.
INDICAZIONI. La gara “vera” con il Chivas è durata un tempo, in cui Da Graca ha firmato il vantaggio con un tocco da due passi. Allegri ha confermato il 4-3-3 come soluzione base, innestando in corsa pillole di 4-2-3-1 che alla lunga torneranno utili. Il tecnico ha confermato l’intenzione di allestire un centrocampo fisico e di qualità, capace di recuperare rapidamente il pallone e andare in verticale. In attesa di un regista come Paredes, davanti alla difesa si è sistemato Locatelli, con Pogba mezzala sinistra, che ha subito dato prova dei suoi inserimenti offensivi tanto cari a Max, e Fagioli come interno destro. Nicolò è l’altra sorpresa uscita dall’avveniristico Allegiant Stadium: non solo per l’incredibile gol sfiorato di millimetri con un
tiro di esterno da centrocampo ma per interdizione, rilancio e personalità. Interessante il debutto di Gatti al centro della difesa accanto a Danilo, così come l’esordio nella ripresa di Bremer, solido e sicuro, e di Rovella. Attorno a loro un sacco di ragazzi della Under 23 che hanno retto il confronto con i messicani e chiuso il discorso con il pregevole raddoppio di Compagnon. E adesso il Barcellona.
Aspettando Chiesa Kean si candida per un posto nel tridente d’attacco