Lavori in corso all’Inter Lautaro sbaglia mira
Meglio il Lens nel primo tempo, quando la difesa salva il risultato Gli ingressi di Lukaku e del Toro danno vivacità, però non basta
Prima sconfitta dell’estate per i nerazzurri: Inzaghi parte con la coppia Dzeko-Correa ma va meglio quando cambia gran parte della formazione dopo un’ora La partita sembrava destinata allo 0-0 ma al novantesimo arriva il gol di Openda
Non è bastata una buona Inter, soprattutto quella che nella ripresa aveva in campo Lukaku e Martinez, per evitare la prima sconfitta del precampionato. La beffa per i nerazzurri è arrivata a una manciata di secondi dal novantesimo, su angolo di Cabot e deviazione di Openda: Asllani e soprattutto Dimarco erano in ritardo nella chiusura, Cordaz è rimasto a guardare e la palla si è infilata in rete. Inzaghi non avrebbe meritato di perdere e anzi, se il Toro due volte solo davanti a Samba fosse stato più preciso, l'ex allenatore della Lazio sarebbe rientrato in Italia con un altro successo. Trattandosi di un’amichevole è doveroso non fare drammi per il risultato, ma anche constatare che, dopo un primo tempo tutt'altro che brillante, nel secondo “round” ad Handanovic e compagni è mancato il colpo del ko. Stavolta a tradirli è stato Lautaro, che nei primi quattro test era stato grande protagonista con sei centri, ma è stato bravo anche il portiere dei francesi ad evitare, su cross di Lazaro, la zampata a botta sicura di Lukaku. L'Inter può consolarsi con l'ottima intesa mostrata dai suoi attaccanti titolari, utilizzati nell'ultima mezzora, e con la prestazione di spessore della difesa, spesso sotto pressione. E' mancata invece la spinta sulle fasce, dove le iniziative sono risultate troppo saltuarie e non martellanti come dovrebbero. Colpa di una condizione che a tre settimane dal via della A non può essere ottimale? Possibile, ma qualche meccanismo da rodare c'è. La sensazione è che sabato, a Cesena, all'inizio in campo andrà la formazione "tipo". Da lì in poi le valutazioni saranno più... veritiere.
POCA INTER. Che il finale sarebbe potuto essere amaro l'Inter lo aveva intuito in una prima frazione opaca, nella quale ha sofferto l'ambiente caldo creato dai supporters francesi e il maggior ritmo dei padroni di casa sulle corsie. I nerazzurri hanno avuto il merito di non disunirsi e soprattutto di non concedere molto a livello di occasioni da rete, ma hanno comunque costruito poco. Il Lens era più propositivo grazie agli sganciamenti a sinistra del "braccetto" Medina e al maggior ritmo garantito da una condizione atletica migliore (la Ligue 1 prenderà il via una settimana prima della Serie A). I vice campioni d'Italia hanno comunque tenuto il campo grazie alla meamichevoli
diana titolare (Barella, Brozovic e Calhanoglu), a Dumfries, De Vrij e Bastoni. Male Dzeko e Correa, schierati nell'undici di partenza: l'argentino ha fatto vedere qualche saltuario guizzo, mentre il bosniaco, poco servito, ha tentato il tiro (in modo innocuo) solo al 45'. Il calcio armonioso dell'Inter 2021-22 si è visto a sprazzi perché la maggiore pressione dei transalpini e una forma non ideale non hanno permesso ad Handanovic e soci di palleggiare e costruire dal basso: il Lens all'intervallo aveva quasi il 60% di possesso, era stato più propositivo, aveva mostrato più ritmo, ma soprattutto aveva concesso solo una conclusione a Dzeko.
Handanovic sempre attento: la rete incassata dal vice Cordaz
MUSICA DIVERSA. La gara è cambiata dopo un'ora, quando Inzaghi ha fatto sette cambi e ha messo dentro, tra gli altri, Lukaku e Martinez. Il Lens, come nel primo tempo, continuava a portare diversi uomini nella metà campo avversaria e i varchi per le ripartenze erano invitanti. Su una verticalizzazione di Barella, Big Rom ha mostrato uno spunto in velocità degno... dei tempi d'oro: ha spazzato via Danso e ha messo al centro un pallone che l'amico di Bahía Blanca ha calciato alto. Un errore non da Toro. Handanovic ha confermato che il titolare è ancora lui murando Openda, poi Lautaro a tu per tu con Samba si è fatto ipnotizzare e ha di nuovo cestinato l'10. Il pareggio sembrava il risultato più giusto fino alla rete di Openda. Sarà anche precampionato, ma di un ko così Inzaghi avrebbe fatto volentieri a meno.