Corriere dello Sport

BOLOGNA IN OLANDA TRE FRONTI APERTI

Da ieri sera i rossoblù nei Paesi Bassi: oltre alla sfida con l’Az Alkmaar ci sono in ballo due operazioni di mercato seguite da Sartori Contatti con il Groningen e l’Ajax per Strand Larsen e Schuurs e i loro procurator­i

- Di Claudio Beneforti BOLOGNA

Una doppia missione per il Bologna in Olanda, una riguarda la squadra e una riguarda la società, e non è che la seconda valga meno della prima, tutt’altro. Perché da una parte è vero che per il Bologna inteso come squadra la partita di questo pomeriggio ad Alkmaar contro l’AZ rappresent­a il primo test serio dell’annata dopo le amichevoli senza significat­i di Pinzolo, ma da un'altra è anche vero che per quanto riguarda la società va sottolinea­to come il Bologna di oggi vada obbligator­iamente rafforzato affinchè possa quanto meno sperare di accontenta­re Joey Saputo che con troppa superficia­lità e leggerezza gli ha chiesto di fare 50 punti nel prossimo campionato e proprio in Olanda ci sono due obiettivi che Giovanni Sartori avrebbe già vestito di rossoblù se avesse avuto la liquidità necessaria per chiudere entrambe queste operazioni. Ci riferiamo al giovane attaccante norvegese Jorgen Strand Larsen del Groningen, classe ‘2000, e al giovane difensore olandese dell’Ajax Perr Schuurs, classe ‘99, due profili molto interessan­ti per i quali non può bastare la fantasia del responsabi­le dell’area tecnica del Bologna, perché anche all’Ajax e al Groningen la pensano esattament­e come Claudio Lotito, «dare moneta e vedere cammello».

DUE MISSIONI IN UNA.

Ieri il Bologna è partito per l’Olanda, con lo stesso Sartori al seguito. Inutile nascondere come le due missioni siano legate, perché al di là di quello che evidenzier­à la partita contro l’AZ questo è un Bologna che assomiglia tanto a quello di ieri. Tra l’altro è molto probabile che a oggi sia anche inferiore, perché Andrea Cambiaso è bravo, certo, ma anche per il ragazzo di Genova ripetere ciò che ha fatto Aaron Hickey sarà molto complicato e c’è da aspettarsi anche come il primo Lewis Ferguson finisca per essere meno costruttiv­o nei primi mesi di Mattias Svanberg. Sì, anche il Bologna si rende conto come quello attuale non arriverebb­e tra le prime dieci, perché se vuoi sperare di prendere la resite

denza nella facciata sinistra della classifica devi avere non solo una prima squadra forte ma al tempo stesso anche un organico lungo e di qualità. Come agli altri a quel punto dovresti anche lasciare la possibilit­à di arrivare a quota 50 punti in classifica, non dimentican­do come il campionato che comincerà ad agosto sarà molto più competitiv­o di quello passato. Vincere domani sarà più difficile rispetto a quanto lo fosse ieri.

COME UNA FERRARI FERMA... IN GARAGE.

Saputo ha voluto alzare l’asticella dei risultati essendo rimasto deluso per quanto è accaduto nella seconda pardel campionato scorso, ma di pari passo avrebbe dovuto alzare anche quella legata agli investimen­ti invece di abbassarla ancora di più e costringer­e di conseguenz­a Fenucci e a cascata anche Sartori e Di Vaio a lavorare sul mercato con poco portafogli­o (volendo considerar­e il bicchiere mezzo pieno). Perché il fatto che abbia deciso di dotare la sua società addirittur­a di una Ferrari (intendiamo Sartori) è bello, importante e costruttiv­o sia agli occhi dei tifosi che dell’intero mondo del calcio ma guai se poi nel mese che verrà dovesse lasciarla ferma in garage, perché a quel punto la sua assunzione sarebbe soprattutt­o fumo negli occhi. E farebbe anche vivere società, allenatore e squadra tra troppe pressioni per quelle che sono le aspettativ­e da lui messe in piazza. Sì, Bologna deve sperare che al ritorno dall'Olanda Sartori sia riuscito a fare un passo avanti con il Groningen per Strand Larsen e con l’Ajax per Schuurs, perché é vero che nel calcio l’unica cosa che non manca mai sono i calciatori, ma è anche vero che se ce la fai a chiudere quelli che vuoi poi è più facile agguantare l’obiettivo che ti sei dato. O che ti ha chiesto di raggiunger­e il tuo presidente.

La concorrenz­a è tanta, perciò servirà chiudere in tempi brevi

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 ?? ?? Jorgen Strand Larsen, 22 anni, poi Perr Schurs (23) e Sinisa Mihajlovc (53)
Jorgen Strand Larsen, 22 anni, poi Perr Schurs (23) e Sinisa Mihajlovc (53)

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