Corriere dello Sport

Video e scaramanzi­a, ecco Stano

- Di Christian Marchetti

La 35 km sarà anche al debutto, ma Massimo Stano ha già capito tutto e sa che il primo passo parte dalla testa. In tutti i sensi. Se prima di partire per la trionfale 20 km olimpica provava davanti allo specchio la posa giusta per la cerimonia di premiazion­e, stavolta ha deciso di usare un mantra che è tutt’altra camminata: «Non ho vinto le Olimpiadi, sono arrivato secondo». Sebbene tra il lusco e il brusco abbia postato un’immagine della peruviana Garcia Leon, clamorosa trionfatri­ce su 20 e 35 a questi Mondiali, accanto alla scritta «Allora è possibile». E poi si sia messo a studiare il viaggio verso il bronzo di Elena Vallortiga­ra e la gara di Sara Fantini: «Dai miei compagni mi viene tanta carica».

Tutto questo per dire che, dalle 15.15 italiane di oggi, vedrete all’opera un Massimo Stano nuovo. Che ha azzerato tutto per ripartire e infilare uno alla volta ciascuno di quei 35 chilometri. Per il trentenne pugliese di Palo del Colle, l’allievo di Patrizio Parcesepe all’ “università dei marciatori” di Castelporz­iano, la missione è cominciata. «Dico quella cosa sul secondo posto perché ho sempre fame e sapere di aver vinto mi metterebbe invece su un piedistall­o. Spero soltanto di continuare a vincere queste “medaglie d’argento”».

TATTICA. Il problema sta nell’interpreta­zione della gara stessa. «Cosa volete che siano 15 km in più? - scherza - Con Patrick (Parcesepe; ndr) abbiamo ipotizzato il momento clou a 10, forse 7, chilometri dall’arrivo. I giapponesi Kawano, Matsunaga e Noda saranno i più pericolosi, ma anche lo svedese Karlstrom, che tornerà dopo il bronzo nella 20 km, e lo spagnolo Miguel Angel Lopez. Si sono disputate poche gare su questa distanza, è difficile tirar fuori un’analisi precisa».

Si partirà nuovamente all’alba di Eugene e, col fresco, è lecito attendersi un ritmo alto. «Ho la presunzion­e di pensare che all’inizio tutti mi studierann­o. Il mio approccio sarà quello di sempre: stare lì davanti e giocarmi le posizioni migliori. Non penso a una gara di rimonta. Se sarò il più forte vincerò, altrimenti no. Nonostante non si discosti molto dalla 20, non posso pretendere che se ho vinto le Olimpiadi vincerò certamente anche i Mondiali». A Dudince, in Slovacchia, Stano ha coperto la 35 km in 2h29’29”. Era il 23 aprile: i Mondiali del campione olimpico sono iniziati quel giorno.

S’è caricato con le gare di Vallortiga­ra e Fantini. «E mica ho vinto io i Giochi»

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GETTY La vittoria di Massimo Stano, 30 anni, nella 20 km olimpica

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