Sanchez, l’incentivo costa di più
MILANO - All'Inter non basteranno 4-5 milioni per risolvere il contratto con Alexis Sanchez. Ne serviranno di più, probabilmente 8, perché la cifra che il cileno incasserà dovrà comprendere anche una parte dell'ingaggio posticipato nel 2020-21 per non gravare troppo sul monte stipendi. Una procedura analoga a quella fatta da Arturo Vidal per il quale la buonuscita era già determinata ovvero i 3,5 milioni che doveva avere. Per Sanchez va
aggiunto l'incentivo all'esodo per risolvere l'accordo fino al 30 giugno 2023 che gli garantisce 7 milioni netti, poco meno di 10 al lordo. L'intera cifra sarà "caricata" dal club sul bilancio 2021-22 e dunque nel prossimo esercizio il cumulo degli ingaggi dovrebbe essere in
linea con le aspettative del settlement agreement con l'Uefa. L'accordo con Nyon è già stato trovato, sia dall'Inter sia dagli altre trenta società finite sotto la lente d'ingrandimento degli uomini di Ceferin, e adesso sono al lavoro gli avvocati per mettere nero su bianco ed arrivare alle firme.
RITIRO FINITO. Dopo l'amichevole di sabato, Inzaghi ha ordinato il rompete le righe e alcuni nerazzurri hanno raggiunto le famiglie direttamente da Lens. Appuntamento per tutti domani pomeriggio alla Pinetina per la ripresa degli allenamenti, ma intanto il ritiro è finito. Divertente il video messo su Instagram da Brozovic, al mare con la famiglia mentre parte (con tanto di casco) per una gita in mare a bordo di un gonfiabile trainato da un motoscafo. La moglie di Dzeko invece ha celebrato con diverse foto l'anniversario di matrimonio con il bomber.