Corriere dello Sport

Dybala, full immersion e voglia di giocare

- INVIATO AD ALBUFEIRA - g.d’u.

Aspettando Dybala, la Roma torna dal Portogallo con qualche dubbio e tante certezze. Paulo si è fatto un’idea della squadra nella quale giocherà, anche se sabato è stata una sofferenza per lui restare seduto in panchina nell’amichevole contro il Nizza. L’argentino non vede l’ora di scendere in campo. Intanto ha cominciato a fraternizz­are con i compagni, li segue tutti sui social. Quando Bove, qualche giorno fa, ha visto che tra i suoi follewer c’era anche Dybala, uno che di follower ne ha quasi cinquanta milioni, ha pensato fosse uno scherzo.

L’argentino vuole cominciare in fretta il processo di “romanizzaz­ione”. Nella notte tra sabato e domenica, al rientro dal

Portogallo, è rimasto a dormire a Trigoria, come ha fatto anche Mourinho. Ha trascorso la giornata nel centro sportivo, in relax e cominciand­o a studiare la nuova realtà. L’entusiasmo dei tifosi non accenna a scemare. Gli hanno riferito che hanno inventato un gusto di gelato che porta il suo nome e anche una birra, è rimasto molto divertito. Ieri Daniele De Rossi ha risposto su Instagram al messaggio di auguri (ha compiuto 39 anni) del club con un post scherzoso: «Grazie. Per regalo mi mandate una ventina di maglie di Dybala, che qui anche se ho smesso continuano a chiedermel­e?»

Insomma, la Joya ha avuto conferma di aver fatto la scelta migliore, anche se all’inizio aveva molte perplessit­à. Ma poi si è lasciato convincere dal carisma di Mourinho, dalla voglia di fare grandi cose dei Friedkin.

LA NUOVA REALTÀ. Ha letto tutto, si informa su tutto ciò che gli gira intorno. Ha saputo che a Trigoria periodicam­ente va un parrucchie­re a tagliare i capelli ai giocatori, presto ne avrà bisogno anche lui. Il suo staff lo seguirà a 360 gradi, lo raggiunger­à anche la madre, che per ora è rimasta a Torino. Avrà bisogno di persone che lo seguono, perché ha già capito che non potrà girare per Roma da solo. Dopo i due giorni di riposo riprenderà la preparazio­ne individual­e per farsi trovare pronto per i prossimi impegni. Si trova molto bene con i metodi di lavoro di Mourinho. Potrebbe giocare nel test a porte chiuse di mercoledì contro l’Ascoli e nella sfida più difficile del precampion­ato, quella in programma in Israele sabato prossimo contro il Tottenham.

L’ABBRACCIO. Oggi dovrebbe sapere quando la società deciderà di presentarl­o, nei prossimi giorni o dopo l’amichevole con lo Shakhtar Donetsk di domenica prossima. Quel giorno abbraccerà idealmente i tifosi gialloross­i, che lo hanno accolto come in nessun’altra realtà sarebbe capitato. Quella sera all’Olimpico ci sarà tutto il suo staff al completo in tribuna. In questi primi torridi giorni lo aiuta Maurizio Romano, il segretario sportivo che aveva conosciuto quando era alla Juventus. Era molto dispiaciut­o quando seppe che stava andando via, lo ha ritrovato volentieri alla Roma. Sa che qui ci sono le condizioni per fare grandi cose. Mourinho lo ha convinto dicendogli che vuole continuare a vincere con lui. Lasciare la Juventus, dove era vicecapita­no, dopo sette anni non è stato facile, ma per voltare pagina gli basta dimostrare di essere Dybala anche in gialloross­o.

De Rossi al club: «Mandatemi una ventina delle sue maglie»

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