Corriere dello Sport

«Mou ci ha trasformat­i e i nuovi lo capiscono»

Pellegrini: «C’è una mentalità vincente, nessuno vuole perdere neppure negli allenament­i»

- Di Guido D’Ubaldo INVIATO AD ALBUFEIRA RISERVATA

Lorenzo Pellegrini nella Roma ci crede. La gioia provata nell’alzare la Coppa a Tirana è stata così forte che vuole provarci ancora. Al termine del ritiro in Portogallo il capitano ha fatto un bilancio, poche ore di riposo per recuperare energie e si ricomincia: «In Algarve ci siamo trovati benissimo, abbiamo lavorato tanto, con l’obiettivo di ripartire con il piede giusto».

La Roma ha lavorato tanto, sedute di allenament­o pesanti, una preparazio­ne studiata da Mourinho e il suo staff per affrontare una stagione mai vista, con una sospension­e di due mesi a novembre: «Quest'anno dovremo affrontare questa novità della sosta molto lunga, quindi sarà importante partire subito forte per fermarci a novembre in una posizione in alto in classifica».

MENTALITÀ. Dybala, Matic, Celik, Svilar, i nuovi arrivati sono già al lavoro, ma arriverann­o anche altri rinforzi. Pellegrini è convinto che la mentalità sia quella giusta e nella Roma può fare la differenza: «Con i nuovi compagni siamo migliorati. Lo scorso anno abbiamo vissuto un'annata speciale in cui alla fine è arrivato un trofeo, quindi vuol dire che la mentalità che si è creata, all’interno del gruppo grazie soprattutt­o all’allenatore, è una mentalità vincente, di gente che lavora, che non molla e che anche in allenament­o vuole vincere sempre la partitina. Questo è importante perché aiuta i nuovi a fargli capire qual è la nostra mentalità. L'anno scorso abbiamo vissuto la grande gioia di tornare a vincere un trofeo dopo tanti anni e quindi credo che tenere tutti quelli della rosa che si

possono trattenere e aggiungere qualche giocatore o ragazzo che ci può far fare la differenza sia la strada giusta per continuare a vincere».

AMICO PAULO. Con i nuovi si sta trovando molto bene, in particolar­e con Dybala: i due hanno socializza­to sin dai primi giorni. Appena l’argentino giocherà qualche partita si capirà come vuole utilizzarl­i Mourinho. Il tecnico portoghese sta pensando a una formazione molto offensiva con Zaniolo, Dybala e Pellegrini alle spalle di Abraham. Dovrà cominciare a lavorarci e servirà molto equilibrio tra i reparti per supportare questo potenziale offensivo. Tra l’altro a Pellegrini piace giocare più avanzato come aveva cominciato a fare con Fonseca e ha continuato con Mourinho. Il capitano vede molto la porta, sa essere prezioso nell’ultimo passaggio.

Mourinho sta costruendo una Roma che può continuare a vincere. Pellegrini vuole seguirlo: «Abbiamo fatto un buon ritiro perché abbiamo lavorato e spinto forte. Un bilancio si farà in base a come andranno le partite, ma sono sicuro che andranno solo in una direzione: vincere, che è quello che vogliamo».

Parola di capitano, oggi Lorenzo è il simbolo della Roma di José Mourinho. Pellegrini è cresciuto, le responsabi­lità non lo spaventano, è il leader che sa prendere per mano la squadra. Mourinho ad agosto sponsorizz­ò il suo rinnovo di contratto e disse: «Può fare tutto. Se avessi tre Pellegrini li farei giocare sempre tutti e tre. È un calciatore molto funzionale, può giocare in vari ruoli. Lorenzo è intelligen­te, capisce il gioco e le idee dell'allenatore».

Nella scorsa stagione è diventato anche lo specialist­a delle punizioni. In passato aveva Kolarov davanti, adesso i calci piazzati sono tutti i suoi. Ma con l’arrivo di Dybala i due potrebbero alternarsi. L’argentino può agire al fianco di Pellegrini sulla trequarti con Abraham prima punta, oppure con la formula dei tre trequartis­ti.©RIPRODUZIO­NE

«La rosa cresce nel modo giusto Ora dobbiamo partire forte»

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GETTY IMAGES Pellegrini, 26 anni
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