Corriere dello Sport

La rincorsa di Jovic Italiano lo aspetta

I tanti alti e bassi dell’attaccante palesati durante il ritiro La condizione è ancora precaria Il processo di crescita passa ora attraverso tre test di livello

- Di Ilaria Masini

«Vedrete ancora tanti alti e bassi da parte sua in questo periodo». A fotografar­e la situazione di Jovic ci ha pensato Vincenzo Italiano che alla fine del ritiro di Moena, in conferenza stampa, ha fatto un bilancio chiarissim­o. Sull’attaccante serbo l’altalena è stata palese. I picchi verso l’alto raccontano di un giocatore top, in grado di segnare 7 reti in pochi giorni e diventare subito il bomber viola del Trentino. È vero che lo ha fatto contro avversari di livello alquanto inferiore, ma erano gli stessi anche per i compagni di squadra che invece non sono riusciti ad emergere. Quindi Luka ha fatto il suo dovere di centravant­i. Il picco verso il basso è invece la sua condizione fisica ancora al 30% che ha evidenziat­o uno stato di forma da trovare, possibilme­nte in tempi brevi. Che il calciatore avesse bisogno di lavorare a fondo non è una novità, ma il processo di crescita dovrà essere accelerato se il numero 7 della Fiorentina vorrà mantenere aspettativ­e e promesse fatte al suo arrivo in viola.

TANTA VOGLIA. Vincenzo Italiano che ha ben presenti le sue altissime qualità, non ha fretta ed è pronto ad aspettare per avere al top il suo nuovo attaccante serbo. Dopo la prima sfida al Real Vicenza, quando Jovic aveva fatto poker, la frase dell’allenatore «Luka deve tornare ad essere un giocatore vero» sembrava quasi anacronist­ica. E invece il tecnico che conosce bene le situazioni, i calciatori e le potenziali­tà aveva fatto subito notare che per lui è necessario un intenso lavoro.

Saranno di grande importanza le sfide che attendono Jovic e compagni in Austria e Spagna perché gli avversari crescerann­o di livello e ogni impegno servirà ad alzare l’asticella. Fra Galatasara­y, Qatar e Real Betis le sfide saranno avvincenti oltre che utili.

L’allenatore non ha fretta: sa bene che il bomber deve lavorare a fondo

TUTTE LE RETI. All’esordio l’ex Real Madrid ha realizzato quattro gol, due nella seconda uscita contro la Sanvitese e uno contro il Trento. È rimasto a secco invece proprio nella quarta e ultima uscita con la Triestina quando si è fatto parare un calcio di rigore. Sbagliare è nella norma, l’importante è non sottovalut­are l’impegno o perdere autostima. Per catapultar­si nel cuore dei tifosi e diventare protagonis­ta di questa Fiorentina, lo step in più che potrà fare Jovic è quello di ritrovare la fame di gol, quel “veleno” positivo che Italiano chiede a tutto il suo reparto offensivo per essere una formazione cattiva, efficace e soprattutt­o vincente.

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DOLCI/KULTA Italiano, 44 anni

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