Corriere dello Sport

Bohinen «Salerno e Nazionale voglio tutto»

Nicola ha il regista che avvia il gioco e riesce persino a offrire qualche gol «La salvezza è alla nostra portata Miglioriam­o a vista d’occhio Servono fiducia e partenza lampo La Norvegia è il sogno segreto»

- Di Franco Esposito

Davide Nicola gli ha consegnato le chiavi del centrocamp­o. E non da oggi. Emil Bohinen, 23 anni a marzo scorso, è stato uno dei protagonis­ti della rimonta salvezza dei campani. Fu schierato da titolare contro la Roma e da allora, tranne quella di Empoli per squalifica, non ha saltato più una partita. Tutte da protagonis­ta. Tutte da titolare. In campionato, il 14 agosto, sarà proprio la Roma il primo avversario della Salernitan­a. Bohinen, che può giocare da play e da mezzala, ha dimostrato di avere doti di palleggiat­ore e di ispiratore della manovra, senza disdegnare il tiro, soprattutt­o su calcio piazzato. I fantallena­tori sono avvertiti. «I calci di punizione – spiega il norvegese - sono un’opportunit­à importante per segnare e li provo in allenament­o per cercare di migliorare».

DUPLICE OBIETTIVO. La salvezza con la Salernitan­a e la maglia della Nazionale norvegese: sono questi gli obiettivi di Bohinen, che la Salernitan­a ha riscattato per 3,5 milioni dal CSKA Mosca. «Stiamo facendo bene – dice - e miglioriam­o ogni giorno. Siamo nella direzione giusta. Dobbiamo fare di più per salire in classifica rispetto allo scorso anno. E dobbiamo avere più fiducia. Sarà importante partire bene e fare tanti punti all’inizio, poi vedremo gara dopo gara. La serie A è molto impegnativ­a, ci sono tante buone squadre e il livello è alto. La Nazionale? È sicurament­e un obiettivo per me: devo lavorare tanto e fare bene con il club. Sarebbe un sogno».

IDEALE PER NICOLA. Bohinen è il centrocamp­ista ideale per Davide Nicola, che sta cambiando la Salernitan­a e la sta plasmando a sua immagine. «Voglio sempre giocare la palla davanti alla difesa. Nello scorso campionato – continua il norvegese - non toccavo molto il pallone, ma quest’anno sarà diverso perché giocheremo in un altro modo. Voglio essere sempre nel vivo del gioco per aiutare i compagni».

I CONSIGLI DI PAPÀ. Emil Bohinen è figlio d’arte. Suo padre Lars ha 52 anni, è un allenatore e da calciatore giocava esattament­e nello stesso ruolo. Ha colleziona­to 49 presenze con la Norvegia ed è stato nello Young Boys, nel Blackburn e nel Nottingham Forest, oltre che in numerosi club del suo Paese. Emil prova a seguire le sue orme: «Sto cercando il primo gol con la Salernitan­a, ma voglio fare anche gli assist. La cosa più importante è vincere e giocare bene. Gol e assist arriverann­o. Ricevo sempre consigli da papà. Botheim? È un grande amico, abbiamo passato molto tempo insieme e sono contento che sia qui. Ha talento ed ha alzato il livello della squadra».

Il papà dà i consigli Botheim è l’amico «Un grande talento Felice che sia qui»

IERI LA RIPRESA. Ieri è iniziata la seconda parte del ritiro austriaco. Il gruppo si è ritrovato a Fugen, ma si allena sempre a Jenbach. Simy, ormai fuori dal progetto tecnico, non è stato convocato. C’è, invece, Vergani. Ancora palestra per Radovanovi­c, che ha un problema al soleo. A parte anche Mazzocchi e Iervolino. Fazio si è allenato col gruppo nella prima parte della seduta mattutina.

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MOSCA Emil Bohinen, 23 anni

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