Mei: E ora sbanchiamo gli Europei
«Stano era l'unico nostro eroe arrivato a Eugene in salute, seppure dopo qualche problema. Il suo fantastico oro ha gettato una luce diversa su tutta la spedizione azzurra».
La prima analisi del d.t. Antonio La Torre. Bronzo nell'alto con Elena Vallortigara e oro storico con Massimo Stano nella marcia. Prima della 4x400 femminile in cui le azzurre ieri notte hanno corso la finale, l'Italia ha totalizzato 37 punti nella classifica che prende in considerazione i primi otto di ogni gara.
E' il punteggio più alto da Parigi 2003 (39 p.), quando salimmo tre volte sul podio con l'oro Di Gibilisco nell'asta e i bronzi di Baldini (maratona) e Magdalin Martinez nel triplo.
PASSAGGIO. «Abbiamo superato un passaggio difficile: avevamo impiegato cinque anni per costruire i successi di Tokyo, logico aspettarci che dodici mesi dopo Eugene non sarebbe stata una passeggiata. Dalla mia riconferma lo scorso settembre ripeto che il traguardo è tra due anni l'Olimpiade di Parigi». La Torre sottolinea anche un altro aspetto positivo: dei dieci finalisti di Tokyo, solo Stano e Tamberi si sono riconfermati tra i primi otto, «vuol dire che abbiamo inserito otto nuovi finalisti, molti dei quali sono giovani».
MEI. Il presidente Stefano Mei giudica positivamente il bottino azzurro: «Abbiamo visto quanto fosse difficile per tutti riconfermare il titolo olimpico; prima dell'ultima sessione si contano sulle dita di una mano. Ecco perché Massimo Stano è il nostro eroe. Come lo sono quelli che ci hanno provato nonostante le difficoltà fisiche (Tamberi e Jacobs, ndr) e chi ha deciso di doppiare Mondiali ed Europei».
All'indomani dei 5 ori olimpici, in molti sottolinearono come tante medaglie inaspettate fossero dovute alla fortuna di Mei, che si era insediato come presidente da pochi mesi. «Io fortunato? Non ditelo più per favore dopo i tre quarti posti che potevano essere altrettante medaglie». I riferimenti sono alla Fantini (peso), Tamberi (alto) e Dallavalle (triplo).
Fortuna per fortuna, Mei si lancia in un pronostico a dir poco azzardato in vista degli Europei di Monaco di Baviera che scattano il 15 agosto: «Non è una battuta, ma dico che in Germania faremo meglio del bottino record di Spalato 1990». Edizione storica della rassegna continentale in cui facemmo incetta di 12 medaglie, di cui 5 ori, 2 argenti e 5 bronzi. Con un prestigioso quarto posto nel medagliere dietro Germania Est, Gran Bretagna e Unione Sovietica.
«In Germania faremo meglio del bottino record di Spalato 1990»