Corriere dello Sport

Berrettini si fa rimontare Il 13 sfuma sul più bello

Matteo domina all’inizio, spreca occasioni poi cede al terzo set «Sono stanco, salto Kitzbuhel»

- Di Massimo Grilli

Scuoteva la testa, Matteo, negli ultimi giochi del terzo set, confermand­o la sensazione di una ghiotta occasione sfuggita tra le mani sul più bello. A Berrettini non è riuscita l’impresa compiuta a giugno sull’erba, rientrare cioè dopo un periodo di sosta forzata vincendo subito. Peccato, perché sulla terra battuta di Gstaad - dove aveva vinto il suo primo torneo, quattro anni fa - il ventiseien­ne romano aveva dato l’impression­e a lungo di poter domare il gioco di Ruud senza tanti problemi, malgrado un dritto fin troppo altalenant­e e di ottenere così il suo 13º successo di fila. Dopo un primo set annesso grazie a un break sul 2-2, Matteo aveva dominato i suoi turni di servizio nella seconda frazione (solo due punti persi alla battuta) lasciando andare però tre preziosiss­ime palle break - due sull’1-1 e una sul 4-4. Giunti sul 6-6, un iniziale vantaggio lasciava ben sperare ma Berrettini veniva poi tradito inopinatam­ente dal dritto, sparato fuori ben quattro volte, e cedeva per 7 punti a 4. Il terzo set non aveva storia, come temuto da tutti quelli che tifavano per lui davanti alla Tv. Superate le due ore di gioco, le forze cominciava­no ad abbandonar­e il nostro, che cedeva due volte la battuta, malgrado una strenua difesa. Bravo Ruud, classe 1998, che ha bissato il titolo vinto in Svizzera nel 2021 conquistan­do il nono torneo della carriera, terzo quest’anno (è sceso però al sesto posto del ranking Atp, sorpassato da Alcaraz) e molto positiva comunque anche la settimana di Berrettini, tornato in campo dopo un mese di assenza causa Covid e che sulla terra battuta non giocava da febbraio. Matteo si può anche consolare con il +1 che registra oggi in classifica (passa da 15º a 14º, superando Schwar

tzman) mentre nella Race che qualifica per le Atp Finals di Torino resta al dodicesimo posto.

NIENTE KITZ. «Non è facile parlare dopo una sconfitta le prime dichiarazi­oni di Berrettini, alla quarta sconfitta in 11 finali Atp - compliment­i a Casper. Grazie al pubblico per il supporto (in tribuna c’era anche la famiglia al completo, ndr), mi dispiace per la sconfitta ma sono contento del sostegno ricevuto. Qui avrei voluto giocare anche il doppio con mio fratello Jacopo, ma lui si è

infortunat­o, magari torniamo l’anno prossimo... Questa sconfitta è dura, ma sono comunque contento di quanto fatto. Ora però mi hanno consigliat­o di non chiedere troppo al mio corpo, così ho deciso di non giocare a Kitzbuhel. Ci vediamo presto sul cemento». Ruud (in vantaggio ora nei confronti diretti con Matteo per 3-2) e Berrettini erano infatti attesi per oggi in Austria, dove sarebbero dovuti essere ancora le prime due teste di serie del torneo, un altro Atp 250. I due però hanno dato entrambi forfait (tra l’altro il norvegese era il campione uscente), per cui il tabellone è stato completame­nte rifatto. Se ne è giovato il nostro Sonego, che è stato promosso testa di serie numero 9 e che al primo turno affronterà lo spagnolo Andujar.

«È dura digerire una sconfitta così ma la settimana resta positiva»

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ANSA Matteo Berrettini, 26 anni, cercava la terza vittoria dell’anno

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