Blair: Hanno chiesto i documenti solo perché siamo neri

Era a Pesaro con i suoi figli in attesa fuori da una lavanderia

Le storie da non raccontare mai. Quelle brutte. Lui l’ha denunciata subito in un video su Instagram, visibilmente stravolto per l’accaduto. Joe Blair - presente da anni nella Hall of Fame della VL - non è uno che passa inosservato. In questi giorni è a Pesaro con i suoi tre figli Joseph Junior, Jaeson e Jourdyan e ha fatto visita anche alla sua amata società. Ma non solo, purtroppo. È stato protagonista di un episodio increscioso che ricorda in parte quello di qualche giorno fa in cui si è trovato il milanista Bakayoko fermato con tanto di pistola dalla polizia.

Blair era seduto fuori da una lavanderia con i figli, aspettava che il bucato fosse pronto, quando si è fermata la polizia che ha chiesto loro i documenti. L’attuale vicecoach dei Washington Wizards in NBA - e indimenticato giocatore con la maglia biancorossa nelle stagioni 1999/2000 e 2001/2002 - è ancora sotto shock ma lo racconta: «Ciao a tutti i miei amici italiani, parlo in italiano perché è una cosa che riguarda loro. Io sono fuori da una lavanderia con i miei figli. Non ho mai avuto problemi in questa città, Pesaro è un pezzo del mio cuore, lo sapete, ma quello che ci è accaduto non può e non deve succedere... Poco fa è passata la polizia, sono scesi dall’auto e ci hanno chiesto i documenti, non ai figli più piccoli. Io ho dato la mia patente americana, perché quando giro non mi porto dietro il passaporto se sono in vacanza. Loro l’hanno presa per fare i controlli e poi sono tornati e mi hanno detto: “Ah ma tu sei il giocatore, vabbè ti lascio andare”. E se non fossi stato un ex giocatore ma solo una persona nera che gira in città? Cosa avrebbero fatto? Cosa avrebbero detto? Possiamo essere meglio di tutto questo, il mondo non può andare così. Voglio che chiunque ascolti pensi alla sua vita, non bisogna comportarsi così... Non voglio che i miei figli crescano in un mondo così».