«Io e il Cagliari pronti a rinascere»
È sardo perciò si sente più di tanti altri responsabile dopo la cocente retrocessione Ma il mediano dai polmoni d’acciaio non molla e fa una promessa Deiola ha rinnovato il contratto spalmando la cifra su un anno in più. «Io capitano? Conta la A»
«Sono pronto per quella che sarà una rinascita». Riparte con l’ottimo biglietto da visita della passata stagione, le 33 presenze, i 4 gol e un assist a condire un campionato chiuso però con la retrocessione. Ma è il momento di mettere tutto alle spalle e Alessandro Deiola lo fa non solo restando sulla barca affondata nella categoria inferiore, ma anche prolungando il suo contratto (spalmato fino al 2025) con il Cagliari dimostrando il suo attaccamento che vuole tradurre in un’annata da protagonista.
VOLTARE PAGINA. SEMAFORO VERDE. Al momento Pavoletti sembra l’indiziato numero uno a ricoprire quel ruolo per età ed esperienza, ma ancora il discorso resta aperto. Intanto all’orizzonte c’è il primo impegno ufficiale al quale Deiola non vuole assolutamente mancare. «Spero di essere da subito a disposizione anche se dopo qualche problema devo capire le tempistiche per il rientro. Il Perugia? Ci aspettiamo un avversario tosto e di livello che ha fatto bene anche nell’ultima stagione. Dobbiamo farci trovare pronti, stiamo preparando nel migliore dei modi la prima uscita ufficiale. Troveremo di fronte una squadra preparata ma noi siamo carichi». La voglia è di cancellare con un colpo di spugna quanto accaduto in quella terribile e indimenticabile (in senso negativo) trasferta di Venezia, che ancora toglie il sonno a parecchi rossoblù. «Una batosta che ci siamo portati dietro per mesi e che ora dobbiamo lasciarci alle spalle per pensare al nostro obiettivo. Con l’aiuto di Liverani che conoscevo dai tempi di Lecce. Era un martello prima e lo è ora perché punta a tirare fuori il meglio da ogni giocatore». Solo così, infatti, potranno arrivare i risultati sperati.