Stellantis, questi sono numeri da applausi
Vola l’utile di Stellantis nel primo semestre dell’anno, mentre procede il piano al 2030 con un forte balzo delle vendite di auto elettriche. Dalla fusione tra FCA e PSA sono state raggiunte sinergie per 3,1 miliardi su un totale di 5 miliardi indicato come obiettivo a gennaio 2021. I risultati del gruppo sono molto positivi: l’utile netto è di 8 miliardi di euro, +34% rispetto allo stesso periodo del 2021, i ricavi netti sono pari a 88 miliardi di euro, +17% “grazie ai forti prezzi netti, al mix di veicoli e agli effetti positivi dei cambi di conversione”. Stellantis si è posizionata al secondo posto nel mercato UE 30 per le vendite di auto solo elettriche, superando Volkswagen e Tesla, e di vetture a bassa emissione. Le vendite globali di full electric sono aumenta
te di quasi il 50% su base annua, raggiungendo le 136mila unità. «In un contesto globale complesso proseguiamo sulla strada del piano “Dare Forward”, ottenendo prestazioni fuori dal comune e attuando la nostra ambiziosa strategia di elettrificazione» - ha commentato i risultati del primo
semestre 2022 l’AD di Stellantis Carlos Tavares, ringraziando tutti i dipendenti per il contributo alla crescita del gruppo. Resta il problema della penuria di semiconduttori: «Vediamo qualche miglioramento trimestre per trimestre, ma è un processo lento», ha avvertito il CFO Richard
Palmer. Sul fronte energetico si stanno prendendo tutte le misure necessarie per “rendere gli approvvigionamenti stabili” dinanzi al rischio tagli previsto per l’inverno. Tavares ha confermato che arriverà nel 2023 il primo suv Jeep 100% elettrico, mentre nel 2023 ci sarà il lancio di due modelli Fiat, brand che «è sulla strada giusta per tornare a crescere. Porteremo la 500e negli Stati Uniti, perché è un mercato dove si può vendere bene e guadagnare», ha spiegato sempre il manager portoghese. Va bene Maserati che a fine anno potrebbe raggiungere una redditività a doppia cifra grazie al Grecale. Ed è tornata a essere molto redditizia anche Alfa Romeo. «Abbiamo completato il turnaround prima del lancio del Tonale che con il suo arrivo consentirà un’ulteriore crescita», sottolinea Tavares, che ha aggiuto parole al miele anche per la nuova Lancia: «Sarà un grande successo». L’AD di Stellantis parla anche del cambiamento della strategia in Cina dopo la chiusura della società con Gac: «Usciamo da una joint venture in perdita, abbiamo optato per un modello “asset light” per ridurre i costi fissi e limitare l’esposizione al rischio geopolitico. Faremo profitti con Jeep e Alfa Romeo che venderemo in Cina», ha concluso. Le Jeep non saranno più prodotte in Cina, ma saranno importate. Per la fine della joint venture sarà riconosciuto un onere di svalutazione non monetario di circa 297 milioni di euro nei risultati del primo semestre.