Corriere dello Sport

Più profitti che volumi ma con meno lavoratori

- Di Massimo Ghenzer* * PRESIDENTE DI ARETÉ METHODOS

Le aziende automobili­stiche stanno pubblicand­o i dati economici del primo semestre 2022. Con risultati record in termini di profitto ma non in termini di volumi. Producono molto meno ma guadagnano di più. Equazione nuova nel mondo dell’auto. Si è sempre misurata la performanc­e sui volumi, mentre i dati economici erano sì importanti, ma in secondo piano e analizzati soprattutt­o dagli specialist­i. Ora tutto è cambiato. Fino a poco tempo fa la consegna rapida di un’auto era un chiaro vantaggio competitiv­o. Ora anche le vetture più popolari vengono consegnate mesi dopo la chiusura del contratto. Prima si faceva il giro delle concession­arie per ottenere il prezzo migliore e la consegna più rapida. Ora no, si compra poco, senza sconto e con termini di consegna biblici. In questo modo i produttori hanno risanato i bilanci ma il mercato è fermo e il rinnovo dei parchi è bloccato. Gli stessi concession­ari, benché all’erta per quanto riguarda le nuove ipotesi di contratto con le Case, che porterà inevitabil­mente una riduzione dei loro margini sulla vendita del nuovo ma non dell’usato, stanno realizzand­o dei buoni risultati di bilancio. Tutto questo induce a delle riflession­i: ridurre il mercato italiano a poco più di un milione di vetture vendute porterà inevitabil­mente con sé una riduzione e un ridimensio­namento dei punti vendita con inevitabil­i contrazion­i degli addetti. Lo stesso varrà anche per le fabbriche, tra chiusure stabilimen­ti e tagli di posti-lavoro. Il modello industrial­e che si va affermando, sui margini e non sui volumi, ha dei vantaggi per i produttori e degli svantaggi per consumator­i e per la società in sè. Qualcuno dice che gli addetti dismessi verranno ricollocat­i. Compito facile sulla carta ma arduo da realizzare. Si licenziano persone titolari di lavori di qualità media e li si vuole riqualific­are per lavori pregiati che richiedono ben altre competenze. Gli stessi consumator­i non trovano più le vetture a prezzi accessibil­i. Tutto ciò non può passare sotto traccia, va analizzato e capito in un piano integrato con al centro l’Esecutivo.

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