Nazionale choc Zaytsev resta fuori
Clamorosa svolta in azzurro: lo Zar ha già lasciato il ritiro Il ct De Giorgi:«Gli ho detto che non disputerà il Mondiale solo per una valutazione tecnica»
L’Italia si presenterà ai nastri di partenza del Mondiale senza Ivan Zaytsev. Così ha deciso il ct Ferdinando De Giorgi.
La notizia è arrivata ieri all’ora di pranzo, quando è iniziata a circolare la voce che lo Zar, uno dei più celebrati campioni del volley dell’ultimo decennio, aveva lasciato il collegiale di Cavalese, dove la squadra si era radunata soltanto lunedì sera, ed era tornato a casa.
COLLOQUIO. Alle prime indiscrezioni sono seguite un paio d’ore dopo le conferme ufficiali, con un comunicato stampa federale piuttosto scarno e non molto chiarificatore. La Federazione annunciava che Ivan Zaytsev aveva lasciato il raduno ieri mattina, dopo aver avuto un colloquio con il commissario tecnico pugliese.
Il tecnico raccontava laconicamente nella nota stampa: «Al termine di un appropriato percorso, e dopo una attenta valutazione tecnica e di squadra, ho preso la decisione di comunicare all’atleta che non avrebbe fatto parte della rosa dei 14 per il Mondiale. Al fine di evitare qualsiasi tipo di “speculazione”, sottolineo che l'atleta ha sempre tenuto una condotta esemplare».
Parole che lasciano spazio ad una ridda di ipotesi e immaginazioni. Quali siano state le considerazioni che hanno spinto De Giorgi ad escludere Ivan dopo averlo riportato in azzurro al termine di una stagione in chiaro scuro a Civitanova, forse lo sapremo soltanto nei prossimi giorni.
CAPO CHINO. Il 3 agosto del 2021 Ivan Zaytsev, capitano azzurro, lasciava il terreno di gioco dell’Ariake Arena, con il capo chino dopo la sconfitta che sanciva l’eliminazione del sestetto italiano dai Giochi Olimpici. In seguito si sarebbe saputo saputo che aveva affrontato l’Olimpiade non al meglio della condizione, e di lì a poco si sarebbe sottoposto ad un intervento chirurgico che gli ha impedito di giocare i primi due mesi di stagione.
A distanza di 365 giorni saluta ancora la maglia azzurra, questa volta probabilmente in maniera definitiva, dopo averla cercata e inseguita con la sua solita caparbietà, accettando anche il ruolo di comprimario in un’Italia che senza di lui era tornata campione d’Europa, mettendosi al collo quella medaglia d’oro che in tanti anni di azzurro Ivan ha sempre inseguito e mai vinto.
Senza Zaytsev nel ruolo di vice Romanò (divenuto titolare dopo l’exploit nella finale europea contro la Slovenia) vedremo nuovamente in campo quella squadra che ha stupito il Vecchio Continente nello scorso autunno, con un paio d’eccezioni nei ricambi e con un solo altro potenziale titolare da lanciare nella mischia: il recuperato Roberto Russo, rientrato dopo il grave infortunio al tendine di Achille che nel 2021 lo ha escluso dalla nazionale.
Sarà la stessa Italia che ha affrontato la Finals di Nations League a Bologna, più Pinali nel reparto di posto 2. Un Pinali che, dopo aver meritato il ruolo di titolare nell’Europeo vittorioso, ha vissuto una stagione senza acuti a Trento, dove Lorenzetti ha utilizzato a lungo il modulo con tre schiacciatori e Lavia finto opposto. Un’alternativa tattica che potrebbe essere tentato di provare anche il ct azzurro, il quale però, rispetto al collega dell’Itas, non ha tra le sue “armi” un fuoriclasse come Kaziyski da utilizzare.
«Ha sempre avuto una condotta esemplare, niente speculazioni»