Filosofia Max «Che ci serva da lezione»
Il tecnico cerca di guardare il lato positivo «Noi siamo questi e con questi affronteremo il Sassuolo. Morata? Non dico nulla. Atletico fortissimo»
Contro l'Atletico Madrid è andata in scena una Juventus al contrario. Tutto talmente sbagliato da poter rappresentare una lezione importante per il futuro. Il precampionato si è quindi concluso nel peggiore dei modi, ma Max Allegri può ripartire da una consapevolezza: la Juve può e deve solo migliorare. «Questa sconfitta ci farà bene», il messaggio lanciato dal tecnico bianconero al termine del sonoro 0-4 incassato dall'Atletico Madrid tra le amiche mura della Continassa. Ora qualche giorno di riposo poi la ripresa, con la Juve che dovrà voltare pagina e cambiare faccia, perché da adesso in poi ogni partita vale tre punti e sarà così senza soluzione di continuità fino a metà novembre. Intanto Allegri non fa drammi né cerca scusa, pur provando a cercare qualche motivazione che possa far comprendere almeno in parte perché la sua squadra sia apparsa così indietro sotto ogni punto di vista rispetto all'Atletico Madrid. Motivazioni di gambe, motivazioni di testa: «Siamo stanchi, abbiamo lavorato molto dopo il rientro dagli Stati Uniti. Non sono attenuanti, ma l'unica soluzione è restare attenti per prepararci all'esordio in campionato contro il Sassuolo».
L'INSEGNAMENTO. Se una sconfitta del genere può trasformarsi in risorsa per il futuro lo si capirà nei prossimi giorni. Proprio Allegri è convinto che dal modo in cui si leggeranno questi errori potrà passare il pronto riscatto, a cominciare dalla partita con il Sassuolo: «L'Atletico Madrid è una delle squadre più forti in Europa. Ma da tutte le cose negative bisogna riuscire a trarre degli aspetti positivi. Adesso abbiamo una settimana per prepararci al debutto in campionato, soprattutto mentalmente. Il 15 agosto ci sono tre punti in palio e l'atteggiamento sarà sicuramente diverso».
SIAMO QUESTI. C'è anche un altro messaggio che Allegri lancia al termine della partita di ieri: il mercato serve e serve sempre più, ma ora la Juve è questa e in vista del match con il Sassuolo deve comunque riuscire a bastare. Lo spiega chiaramente anche quando gli si chiede se almeno Filip Kostic possa essere considerato
un innesto in arrivo nell'arco di pochi o pochissimi giorni: «Kostic? Lavoro con i giocatori che abbiamo, possiamo iniziare bene perché le qualità le abbiamo già. Però dobbiamo essere più cattivi e dobbiamo cominciare a vincere più contrasti e duelli in campo». Contro il Sassuolo quindi Allegri dovrà comunque fare con ciò che già ha, magari sperando di recuperare qualcuno degli assenti di breve corso come Juan Cuadrado fermo ormai da qualche giorno a causa di una gastroenterite. Bisognerà però cambiare atteggiamento: «Contro il Sassuolo troveremo un avversario tecnico, dovremo essere molto bravi e presentarci con un piglio diverso».
«Siamo stanchi, ma con i tre punti in palio sarà tutto diverso»
VECCHI E NUOVI. Provando a cercare qualche aspetto positivo anche dalle singole prestazioni, Allegri le ha trovate proprio in quei nuovi acquisti che stanno provando a imporsi nonostante le difficoltà. Come Gleison Bremer e Federico Gatti per esempio, i migliori di una difesa che ha fatto acqua da tutte le parti: «Un giudizio sui nuovi? Bremer ha fatto bene, così come anche Gatti. Poi, concedendo contropiedi agli spagnoli, abbiamo dato pane per i loro denti. Ma bisognava essere più attenti sulle palle inattive», analizza Allegri. Che invece glissa sul fronte Alvaro Morata, ieri scatenato e oggi sempre più lontano dalla possibilità di vivere una terza avventura in bianconero: «Su Morata non posso dire niente perché un giocatore dell'Atletico Madrid». Punto.