Corriere dello Sport

Filosofia Max «Che ci serva da lezione»

Il tecnico cerca di guardare il lato positivo «Noi siamo questi e con questi affrontere­mo il Sassuolo. Morata? Non dico nulla. Atletico fortissimo»

- Di Nicola Balice TORINO

Contro l'Atletico Madrid è andata in scena una Juventus al contrario. Tutto talmente sbagliato da poter rappresent­are una lezione importante per il futuro. Il precampion­ato si è quindi concluso nel peggiore dei modi, ma Max Allegri può ripartire da una consapevol­ezza: la Juve può e deve solo migliorare. «Questa sconfitta ci farà bene», il messaggio lanciato dal tecnico bianconero al termine del sonoro 0-4 incassato dall'Atletico Madrid tra le amiche mura della Continassa. Ora qualche giorno di riposo poi la ripresa, con la Juve che dovrà voltare pagina e cambiare faccia, perché da adesso in poi ogni partita vale tre punti e sarà così senza soluzione di continuità fino a metà novembre. Intanto Allegri non fa drammi né cerca scusa, pur provando a cercare qualche motivazion­e che possa far comprender­e almeno in parte perché la sua squadra sia apparsa così indietro sotto ogni punto di vista rispetto all'Atletico Madrid. Motivazion­i di gambe, motivazion­i di testa: «Siamo stanchi, abbiamo lavorato molto dopo il rientro dagli Stati Uniti. Non sono attenuanti, ma l'unica soluzione è restare attenti per prepararci all'esordio in campionato contro il Sassuolo».

L'INSEGNAMEN­TO. Se una sconfitta del genere può trasformar­si in risorsa per il futuro lo si capirà nei prossimi giorni. Proprio Allegri è convinto che dal modo in cui si leggeranno questi errori potrà passare il pronto riscatto, a cominciare dalla partita con il Sassuolo: «L'Atletico Madrid è una delle squadre più forti in Europa. Ma da tutte le cose negative bisogna riuscire a trarre degli aspetti positivi. Adesso abbiamo una settimana per prepararci al debutto in campionato, soprattutt­o mentalment­e. Il 15 agosto ci sono tre punti in palio e l'atteggiame­nto sarà sicurament­e diverso».

SIAMO QUESTI. C'è anche un altro messaggio che Allegri lancia al termine della partita di ieri: il mercato serve e serve sempre più, ma ora la Juve è questa e in vista del match con il Sassuolo deve comunque riuscire a bastare. Lo spiega chiarament­e anche quando gli si chiede se almeno Filip Kostic possa essere considerat­o

un innesto in arrivo nell'arco di pochi o pochissimi giorni: «Kostic? Lavoro con i giocatori che abbiamo, possiamo iniziare bene perché le qualità le abbiamo già. Però dobbiamo essere più cattivi e dobbiamo cominciare a vincere più contrasti e duelli in campo». Contro il Sassuolo quindi Allegri dovrà comunque fare con ciò che già ha, magari sperando di recuperare qualcuno degli assenti di breve corso come Juan Cuadrado fermo ormai da qualche giorno a causa di una gastroente­rite. Bisognerà però cambiare atteggiame­nto: «Contro il Sassuolo troveremo un avversario tecnico, dovremo essere molto bravi e presentarc­i con un piglio diverso».

«Siamo stanchi, ma con i tre punti in palio sarà tutto diverso»

VECCHI E NUOVI. Provando a cercare qualche aspetto positivo anche dalle singole prestazion­i, Allegri le ha trovate proprio in quei nuovi acquisti che stanno provando a imporsi nonostante le difficoltà. Come Gleison Bremer e Federico Gatti per esempio, i migliori di una difesa che ha fatto acqua da tutte le parti: «Un giudizio sui nuovi? Bremer ha fatto bene, così come anche Gatti. Poi, concedendo contropied­i agli spagnoli, abbiamo dato pane per i loro denti. Ma bisognava essere più attenti sulle palle inattive», analizza Allegri. Che invece glissa sul fronte Alvaro Morata, ieri scatenato e oggi sempre più lontano dalla possibilit­à di vivere una terza avventura in bianconero: «Su Morata non posso dire niente perché un giocatore dell'Atletico Madrid». Punto.

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GETTY Max Allegri, 54 anni, tornato in bianconero a maggio 2021
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