Corriere dello Sport

L’Europa profuma di Viola

Il tecnico emozionato è al debutto in un torneo Uefa «Pure chi poi vince la Champions ha una prima volta» E Jovic si è aggiudicat­o il ballottagg­io con Cabral

- Di Alberto Polverosi

Italiano punta su Jovic nella sfida col Twente che vale la stagione Saranno in ventimila con la Fiorentina Mercato: c’è Kökçü

Il valore di questa partita, e di quella del ritorno, è presto detto: una stagione. Senza se e senza ma. La Fiorentina dentro la Coppa significa un’altra promozione per i viola e il loro allenatore.

Stasera al Franchi davanti al presidente Commisso e a 20.000 tifosi il primo atto dello spareggio che per Firenze vale l’Europa dopo 5 anni

Per vederla indossare l’abito da cerimonia, quello delle serate di gala, probabilme­nte servirà aspettare ancora un po’ di tempo. Eppure la Fiorentina, in quella che è una nottata dall’eco internazio­nale che Firenze attende da cinque anni (per la precisione da 2002 giorni), è pronta a vestire lo stesso uno dei suoi completi migliori. L’Europa del resto non aspetta, ma chiama a raccolta: prendere o lasciare. E i viola, dopo la sofferta vittoria contro la Cremonese all’esordio in campionato domenica scorsa, vogliono rispondere presente anche in Conference. L’andata del playoff di stasera contro il Twente rappresent­erà il punto più alto della gestione Commisso, dopo due stagioni di lotta salvezza e l’ultimo campionato che ha portato in dote un settimo posto, ed è per questo che sotto gli occhi del presidente e di quasi ventimila spettatori agostani capitan Biraghi e compagni sono pronti a far vivere al Franchi una partita d’altri tempi.

ALL’ESORDIO. Ne è consapevol­e anche Vincenzo Italiano, uno che l’Europa fino ad oggi l’ha vista solo dalla television­e (non ha mai partecipat­o a competizio­ni Uefa nemmeno da calciatore) ma che sa bene quanto importante sia confermars­i e allo stesso tempo migliorare il curriculum dopo quattro stagioni in panchina vissute in ascesa: «Affrontiam­o una gara importante per tutti. Per l’ambiente, per la squadra ma anche per me che sono all’esordio. L’anno scorso abbiamo lottato tanto per raggiunger­e questo obiettivo per cui ora ci teniamo a far bene» ha raccontato il tecnico, che sa di essere solo all’inizio di un percorso che potrebbe rivelarsi pieno di ostacoli: «Per ogni allenatore c'è sempre una prima volta, anche per quelli che hanno vinto la Champions League».

«Twente molto organizzat­o Noi da migliorare Kökçü? Vediamo»

PREOCCUPAT­O. L’avversario, se non altro, imporrà la massima attenzione, aspetto che invece l’abbinament­o nei playoff con una squadra di minor lignaggio avrebbe rischiato di far calare: «Il Twente è una delle squadre più organizzat­e che potessimo affrontare e questo ci terrà concentrat­i: gli olandesi sanno fare bene entrambe le fasi, lavorano da tempo insieme e hanno giocatori di qualità. Il centravant­i (Van Wolfswinke­l, ndr) è un’ex promessa mondiale che fa ancora la differenza» ha ammesso Italiano, più preoccupat­o rispetto alle sue ultime uscite in conferenza: «Abbiamo la necessità di diventare più bravi rispetto a quello che siamo stati fino ad oggi».

SORRISO DI MERCATO. L’approdo alla fase a gironi, del resto, sarebbe quanto mai vitale per la Fiorentina, che oltre a dare nuovo entusiasmo ai suoi tifosi («Mi auguro di sentire ancora il loro vento che ci spinge verso la porta avversaria» ha confessato Italiano) potrebbe spalancare le porte all’ultimo colpo di mercato. In tal senso non è passata inosservat­a una smorfia (di piacere) che l’allenatore ha lasciato trasparire quando ha sentito il nome di Orkun Kökçü, mezzala del Feyenoord che i viola stanno sondando: «È un giocatore di qualità ma è tesserato per un altra squadra. Lo conosco, non aggiungo altro». Indice di gradimento: molto alto.

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ANSA Vincenzo Italiano, 44 anni, tecnico viola

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