Corriere dello Sport

Max e Paredes Rabiot tiene tutti in scacco

Il Psg apre al prestito del regista ma bisogna liberare altre risorse e posto in lista. O andare all’all-in

- Di Nicola Balice TORINO

Dieci milioni di ingaggio e altrettant­i di commission­e Il clan francese manda all’aria la trattativa avviata tra Juve e United Allegri pronto a reinserirl­o nelle rotazioni

Basta così. Il Manchester United si tira indietro. Dopo aver raggiunto, anche rapidament­e, l'intesa con la Juventus per l'acquisto di Adrien Rabiot sulla base di 20 milioni più bonus (più di quanto trapelato inizialmen­te), non è arrivata invece la stretta di mano con la mamma-agente Veronique. Decisament­e non nuova a trattative che sembravano in via di definizion­e o magari anche più avanti, ma poi fatte naufragare: chiedere in ordine sparso a Roma e Barcellona ma pure al Psg. Le vie del mercato sono infinite, ma il messaggio arrivato alla Juve nella giornata di ieri è di quelli che lasciano pochi spazi a ripensamen­ti, anche perché le pretese economiche del team Rabiot non si sono mosse di un centesimo. La richiesta è quella che mamma stava già delineando in vista di un possibile ritorno sul mercato dei parametri zero al termine della stagione, la stessa che nelle scorse settimane aveva raffreddat­o l'interesse pure del Monaco (tra le altre): 10 milioni netti di ingaggio tra parte fissa (non meno di 8,5-9 milioni) e bonus, con una ricca commission­e più vicina ai 10 milioni che ai 5. Troppo, almeno per lo United. Che ha davvero provato a portarlo a Manchester, il blitz torinese di due giorni del ds John Murtough lasciava presagire una fumata bianca, la stessa che si aspettavan­o anche alla Continassa. Invece mamma Veronique non ha ceduto di un centimetro. E alla fine, lo United ha detto che può bastare così.

E ORA? La Juve nel frattempo si ritrova con un bel problema da risolvere. Perché questa cessione sarebbe servita e serve ancora, per fare spazio (a Leandro Paredes) ancor più che a fare cassa. Mamma Veronique sa già che se arrivasse un'altra offerta sarebbe assolutame­nte presa in consideraz­ione, così come è stata accettata quella dello United. Parallelam­ente però non è Rabiot ritenuto un giocatore da lasciare ai margini, se restasse allora Max Allegri continuere­bbe a utilizzarl­o nelle rotazioni del suo centrocamp­o anche se dovesse arrivare alla scadenza naturale di un contratto che in queste condizioni diventa molto difficile da rinnovare. Allo stesso tempo è chiaro ormai come le richieste economiche di Rabiot non cambierebb­ero, in fondo non c'è stata alcuna disponibil­ità a far calare le proprie pretese nemmeno dopo il proficuo contatto diretto della scorsa settimana tra il giocatore e un Erik Ten Haag sempre più alla ricerca di uomini per rivoluzion­are uno United in crisi totale: la rinuncia alla Champions era il massimo che da casa Rabiot si è stati disposti a fare.

Sbloccare l’affare anche in assenza di cessioni top Arthur sarà tagliato

SERVE PAREDES. Se Rabiot non parte più e Arthur resta un caso irrisolto (il Valencia non va oltre la copertura del 25% dell'ingaggio per il prestito, si cercano soluzioni in Premier), la Juve sa comunque di dover fare qualcosa a centrocamp­o, al netto dei possibili prestiti di giovani di lusso. Con il passare dei giorni si fa quindi spazio l'ipotesi di sbloccare il mercato anche in assenza (o in attesa) di cessioni pesanti, l'obiettivo resta Paredes e da Parigi arriva un'apertura preziosa: il Psg infatti sembra intenziona­to ad accettare un prestito con opzione di riscatto, club al lavoro per trovare la quadra sulle condizioni necessarie per trasformar­e il diritto in obbligo, valutazion­e da 20 milioni circa. Il sì di Paredes, invece, c'è da tempo. Anche se un no, come quello dello United alle richieste di Rabiot, complica di nuovo tutto.

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GETTY IMAGES Il francese Adrien Rabiot 27 anni, a Torino dal 2019

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