Max e Paredes Rabiot tiene tutti in scacco
Il Psg apre al prestito del regista ma bisogna liberare altre risorse e posto in lista. O andare all’all-in
Dieci milioni di ingaggio e altrettanti di commissione Il clan francese manda all’aria la trattativa avviata tra Juve e United Allegri pronto a reinserirlo nelle rotazioni
Basta così. Il Manchester United si tira indietro. Dopo aver raggiunto, anche rapidamente, l'intesa con la Juventus per l'acquisto di Adrien Rabiot sulla base di 20 milioni più bonus (più di quanto trapelato inizialmente), non è arrivata invece la stretta di mano con la mamma-agente Veronique. Decisamente non nuova a trattative che sembravano in via di definizione o magari anche più avanti, ma poi fatte naufragare: chiedere in ordine sparso a Roma e Barcellona ma pure al Psg. Le vie del mercato sono infinite, ma il messaggio arrivato alla Juve nella giornata di ieri è di quelli che lasciano pochi spazi a ripensamenti, anche perché le pretese economiche del team Rabiot non si sono mosse di un centesimo. La richiesta è quella che mamma stava già delineando in vista di un possibile ritorno sul mercato dei parametri zero al termine della stagione, la stessa che nelle scorse settimane aveva raffreddato l'interesse pure del Monaco (tra le altre): 10 milioni netti di ingaggio tra parte fissa (non meno di 8,5-9 milioni) e bonus, con una ricca commissione più vicina ai 10 milioni che ai 5. Troppo, almeno per lo United. Che ha davvero provato a portarlo a Manchester, il blitz torinese di due giorni del ds John Murtough lasciava presagire una fumata bianca, la stessa che si aspettavano anche alla Continassa. Invece mamma Veronique non ha ceduto di un centimetro. E alla fine, lo United ha detto che può bastare così.
E ORA? La Juve nel frattempo si ritrova con un bel problema da risolvere. Perché questa cessione sarebbe servita e serve ancora, per fare spazio (a Leandro Paredes) ancor più che a fare cassa. Mamma Veronique sa già che se arrivasse un'altra offerta sarebbe assolutamente presa in considerazione, così come è stata accettata quella dello United. Parallelamente però non è Rabiot ritenuto un giocatore da lasciare ai margini, se restasse allora Max Allegri continuerebbe a utilizzarlo nelle rotazioni del suo centrocampo anche se dovesse arrivare alla scadenza naturale di un contratto che in queste condizioni diventa molto difficile da rinnovare. Allo stesso tempo è chiaro ormai come le richieste economiche di Rabiot non cambierebbero, in fondo non c'è stata alcuna disponibilità a far calare le proprie pretese nemmeno dopo il proficuo contatto diretto della scorsa settimana tra il giocatore e un Erik Ten Haag sempre più alla ricerca di uomini per rivoluzionare uno United in crisi totale: la rinuncia alla Champions era il massimo che da casa Rabiot si è stati disposti a fare.
Sbloccare l’affare anche in assenza di cessioni top Arthur sarà tagliato
SERVE PAREDES. Se Rabiot non parte più e Arthur resta un caso irrisolto (il Valencia non va oltre la copertura del 25% dell'ingaggio per il prestito, si cercano soluzioni in Premier), la Juve sa comunque di dover fare qualcosa a centrocampo, al netto dei possibili prestiti di giovani di lusso. Con il passare dei giorni si fa quindi spazio l'ipotesi di sbloccare il mercato anche in assenza (o in attesa) di cessioni pesanti, l'obiettivo resta Paredes e da Parigi arriva un'apertura preziosa: il Psg infatti sembra intenzionato ad accettare un prestito con opzione di riscatto, club al lavoro per trovare la quadra sulle condizioni necessarie per trasformare il diritto in obbligo, valutazione da 20 milioni circa. Il sì di Paredes, invece, c'è da tempo. Anche se un no, come quello dello United alle richieste di Rabiot, complica di nuovo tutto.