Corriere dello Sport

La sfida che vale presente e futuro

- Di Alberto Polverosi ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il valore di questa partita, e di quella del ritorno, è presto detto: una stagione. Senza se e senza ma. La Fiorentina dentro la Coppa, seppure la terza come rilievo europeo, significa un’altra promozione per i viola e il loro allenatore, senza la Coppa si ferma la crescita, si rallenta e si oscura l’idea del futuro, con tutto quello che ne potrebbe conseguire come riflessi sul campionato. Il problema è che càpita un avversario tosto, già pronto sotto il profilo del gioco e della condizione. Il Twente ha corsa e resistenza, finora ha vinto 4 volte nelle prime 4 partite ufficiali e ha segnato 11 gol, quasi 3 a partite fra campionato e preliminar­e di Conference League. Per eliminare gli olandesi non può bastare la Fiorentina vista contro la Cremonese, ci vuole qualcosa di più, in alcuni casi molto di più. Punto su punto serve quanto segue. Il portiere: pare tocchi a Terraccian­o che dovrà evitare di farsi sorprender­e come è successo a Gollini sull’angolo di Buonaiuto. Il difensore centrale: se, causa infortunio di Igor, viene confermato ancora Martinez Quarta, i viola devono sperare in 90 minuti di assoluta concentraz­ione, l’argentino ha il vizio di perdersi in area di rigore (sul gol di testa di Okereke è rimasto piantato per terra), ma anche fuori. Il terzino destro: dovrebbe toccare a Dodo, che ha esperienza internazio­nale ed è un giocatore di ruolo a differenza di Benassi, servirà una spinta maggiore e soprattutt­o una maggiore attenzione difensiva. Le ali: cambiare gli esterni che hanno portato la Fiorentina al successo contro la Cremonese sarebbe poco indicato. Sottil e Kouamé sono stati i migliori fra i viola insieme a Bonaventur­a. Perché Gonzalez (come sembra) prenda il posto di uno dei due deve essere in grande forma. Il centravant­i: quando la prima punta fa gol, non è mai una buona idea toglierla nella gara successiva. Jovic ha segnato al debutto in A, pur denunciand­o una forma non certo ottimale. Visto che non esiste più la regola dei gol che in trasferta valgono doppio in caso di parità, la Fiorentina dovrà rischiare qualcosa ma deve per forza segnare al Franchi. I cambi: domenica pomeriggio Italiano è intervenut­o in partita con colpevole ritardo, dopo che Alvini aveva risistemat­o bene la sua squadra e dopo il 2-2 della Cremonese. In questa partita, contro un’avversaria che sta meglio dei viola sul piano fisico e atletico, c’è estremo bisogno di rinfrescar­e per tempo la squadra. Non sarà una passeggiat­a, questo è poco ma sicuro, la Fiorentina però non può sbagliare.

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